Perché ci manca viaggiare più di ogni altra cosa

Perché ci manca viaggiare più di ogni altra cosa

MONDO – Secondo un sondaggio di Google, la prima cosa che farà un italiano su 5 una volta terminata la pandemia da Covid sarà viaggiare. Ecco perché ci manca viaggiare e perché non vediamo l’ora di rivivere l’emozione di errare in giro per il mondo.

Amore, una parola che sentiamo ogni giorno e che più di ogni altra rappresenta il mese che è appena iniziato.

Quando pensiamo a febbraio, forse la prima cosa che ci salta in mente è la festa di San Valentino e.. poco altro. Cioccolatini, regali e cene a lume di candela per il giorno degli innamorati che decidono di sprigionare il loro amore agli occhi del mondo intero. Ma davvero l’amore si riduce solo a questo? Se parliamo di musica, libri, cultura, cinema, teatro, non si tratta comunque di amore per una passione? Assolutamente si! E oggi la nostra passione riguarda i viaggi.

Il viaggiatore viaggia solo e non lo fa per tornare contento, lui viaggia perché di mestiere ha scelto il mestiere di vento”. Mercanti di Liquore

La pandemia ha messo in ginocchio migliaia di sogni di viaggiatori abituati alle gite fuori porta nel weekend o che, addirittura, in questo periodo erano già in procinto di organizzare un viaggio per le ferie estive. I siti di prenotazioni venivano presi d’assalto ma non solo, la voglia di viaggiare e volare via rendeva tutto un po’ più magico. La pandemia non ha solo bloccato i voli, le prenotazioni di hotel o le escursioni più strane, ci ha tolto di diritto di sognare. Tutto è cominciato a diventare buio e i progetti sempre più lontani legati ad un utopico “andrà tutto bene”. Nonostante tutto però, la voglia di ripartire e di sognare rimane tanta, ora più che mai.

Viaggiare apre il cuore e la mente e di fronte allo spettacolo della natura, l’uomo non può che inchinarsi e desiderare di conoscere luoghi sempre diversi, culture e tradizioni. “Le città sono sempre state come le persone – diceva Roman Payneesse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore”.

A seconda della città o del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un’antipatia, un’amicizia o inimicizia. Solo attraverso i viaggi possiamo sapere dove c’è qualcosa che ci appartiene oppure no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati”.

C’è chi si commuove davanti a un film, chi davanti ad una partita di calcio, chi comprando una bella borsa. Poi invece c’è chi sogna uno zaino in spalla per un viaggio on the road e lì è una storia nuova da scrivere.

Federica Virgillito

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