Cosa cucinare in una bella domenica di Aprile? Ecco la ricetta dell’Home Chef Andrea Golino

Cosa cucinare in una bella domenica di Aprile? Ecco la ricetta dell’Home Chef Andrea Golino

ITALIA – Non bisogna aspettare la domenica di Pasqua per regalarci un Home Chef e godere della buona cucina. Con Aprile abbiamo tutta la Primavera davanti. Va bene le restrizioni e le zone rosse, ma la felicità che una bella tavola conviviale può darci non è da sottovalutare. Avete mai sentito parlare dell’Home Chef Andrea Golino? Se non lo invitiamo a casa nostra possiamo comunque chiedergli cosa cucinare. Noi l’abbiamo fatto: eccovi la ricetta dell’Agnello Dogajolo.

La seconda Pasqua con lockdown della nostra storia ci fornisce un’occasione: invitare a casa uno chef professionista per godersi un pranzo esclusivo, in coppia o con gli amici. Del resto, ora va così, e il fenomeno dello chef a domicilio rappresenta un vero fenomeno. Partito negli Stati Uniti circa 20 anni fa, questo trend da qualche anno ha cominciato ad affermarsi anche in Italia, che si chiami home chef o personal chef è l’opportunità di invitare un professionista nella vostra cucina.  E negli ultimi mesi, c’è stato un vero e proprio boom. Ad ogni modo è un’esperienza che vi consiglio di fare, con e senza festività. La buona cucina, sapete, è sempre la miglior cura per il corpo e per l’anima, soprattutto poi, se  accompagnata da un buon vino.

COSA CUCINARE? IN NOSTRO AIUTO ARRIVA UN CELEBRE HOME CHEF

Cosa cucinare a Pasqua?

Chi è lo chef in questione? Si chiama Andrea Golino, home chef, ma non solo, visto che è patron anche di un delizioso bistrot in miniatura, ma con dehor, nella Capitale, Golinos il nome. Un bistrot dove la cucina è ben più grande della sala. E questo la dice lunga sull’approccio al cibo.

Ed Andrea Golino, napoletano di origini, di ricette ne ha tante da proporre. Abbiamo chiesto allo chef di indicarci una ricetta iconica. Volevamo una ricetta tradizionale che ma che guardasse al futuro, proponibile per tutta la Primavera.

Ma soprattutto è una ricetta che, se si vuole, si può realizzare da soli, abbastanza facile e veloce.

D’ACCORDO CHEF, MA QUALE VINO SCEGLIAMO PER QUESTA RICETTA?

Cosa cucinare a Pasqua?

Il vino in questione è il Dogajolo Toscano Rosso I.G.T, firmato Carpineto. Molto contemporaneo come gusto, fresco, di facile beva, giovane. Un’interpretazione originale di concepire il terroir secondo uno stile moderno, innovativo.

Anche in bocca è pieno, morbido, rotondo eppure sempre vivace. Quasi un guizzo. Perfetto negli abbinamenti  anche per i suoi sentori fruttati che lo rendono ideale con carni bianche ma dal gusto definito e con piatti fusion. Un vino spensieratamente bevibile, perfetto per un momento di festa.

E con un’etichetta pittorica che dona gioia, una tavolozza di colori e piccoli cenni d’oro. Una naturale e preziosa eleganza.

E PASSIAMO ALLA RICETTA: TUTTO SULL’AGNELLO DOGAJOLO DI ANDREA GOLINO

 

Chef Andrea Golino utilizza il vino Dogajolo per arricchire il nome del piatto, giocando con quel tono, quell’espressione tipicamente toscana di meraviglia e piacere stupito e chiamando il piatto Agnello Dogajolo! Quasi facendone un divertente calembour.

E allora cosa cucinare in una bella domenica tranquilli? Godiamoci la buona cucina non solo a Pasqua! Ecco la ricetta dell’Agnello Dogajolo.

KEBAB D’AGNELLO, ZUCCHINE A SCAPECE, SALSA YOGURT E MENTA, BRICIOLE DI PANE AL POMODORO

(per 4 persone)

Per la carne

  • Spalla d’agnello di razza appenninica 1 kg

(razza di agnelli autoctona delle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Siena, Perugia e Terni)

  • Olio, sale, pepe, paprika

Tagliare la spalla a fette spesse 1,5 cm massimo. Massaggiare con gli altri ingredienti e chiudere sottovuoto. Lasciare 60’ in frigo e poi cuocere sottovuoto (roner o forno a vapore) a 70° per 75’.

Estrarre dal forno e raffreddare. Tolto l’agnello dalla busta, scolare il liquido e tagliare la carne a striscioline sottili proprio come il kebab.

Saltare in padella rovente con poco olio.

Cosa cucinare a Pasqua?

Per la salsa yogurt e menta

  • Menta 2 rametti
  • Olio di semi 160 gr
  • Olio ev 30 gr
  • Latte di soia senza zucchero 100 gr
  • Sale qb
  • Limone ½
  • Yogurt greco 100 gr

Frullare con il frullatore a immersione il latte di soia, una parte di olio di semi e la menta, il succo di limone, il sale e aggiungere olio di semi a filo; ultimare con olio ev. Quando è montata aggiungere lo yogurt mescolando con un cucchiaio.

Per le zucchine a scapece

  • Zucchine 400 gr
  • Olio all’aglio 2 cucchiai
  • Aceto di lamponi 2 cucchiai
  • Sale e pepe
  • Menta ½  mazzetto

Lavare e mondare le zucchine. Tagliarle a rondelle non troppo sottili, né troppo spesse e farle asciugare su un canovaccio pulito per 1 ora, affinché assorbano poco olio durante la frittura.

Friggere in abbondante olio di semi e asciugare su carta da cucina.

Fare un’emulsione con aceto e olio, aggiungere un pizzico di sale e mescolare bene alle zucchine.

Aggiungere foglie di menta fresca spezzettata a mano.

Conservare in frigo 24 prima di servire.

Per il pane al pomodoro

  • Pane Raffermo
  • Polvere di pomodoro
  • Olio ev

Tagliare al coltello finemente il pane raffermo ben secco, aggiungere il pomodoro in polvere e tostare in padella con un filo d’olio.

Finitura:

Posizionare un anello (anello non agnello) al centro del piatto e inserirvi la scapece di zucchine (cuore napoletano).

Circondare con l’agnello appenninico (generoso abbraccio toscano).

Condire con la salsa yogurt e menta (tocco medio-orientale).

Spolverare con il pane al pomodoro (ricordo toscano).

Beh ora non avete che da scegliere, invitarlo a casa vostra o mettervi ai fornelli, ad ogni modo vi auguriamo di vivere la buona cucina sempre con serenità e allegria.

L'Editore

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