La Stagione d’Opera 2022 del Teatro Comunale di Bologna

La Stagione d’Opera 2022 del Teatro Comunale di Bologna

BOLOGNA – Il Teatro Comunale di Bologna è un leone, proprio come il suo stemma, o forse una fenice: risorge dalle ceneri di un periodo di grande difficoltà per il teatro e la cultura, proponendo un programma intenso e vivo per questo 2022. Ecco quali sono le esibizioni liriche previste per la nuova stagione. 

Nel suo stemma il Teatro Comunale di Bologna ha un leone ruggente, e proprio come un leone il Comunale reagisce al terribile periodo che stiamo vivendo con una ricca programmazione. Ben 10 titoli d’opera di cui addirittura 7 nuove produzioni. Uno sforzo notevole per la Fondazione bolognese.

IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE D’OPERA 2022

La stagione d’opera del Teatro Comunale di Bologna sarà eccezionalmente preceduta da un’anteprima all’Auditorium Manzoni: la nuova Direttrice musicale Oksana Lyniv dirigerà il primo atto di Valchiria e Tod und Verklarung. Due Richard, Wagner e Strauss, molto amati nel capoluogo emiliano.  Sempre in forma di concerto Lyniv dirigerà l’ultima opera di Ciaikosky Iolanta e debutterà nell’Andrea Chenier di Umberto Giordano, nuova produzione con la regia di Pierfrancesco Maestrini.

Per la prima volta al Teatro Comunale di Bologna risuonerà quel gioiello che è Ariadne auf Naxos di Richard Strauss diretto dall’apprezzatissimo Juraj Valcuha, regia di Paul Curran, in coproduzione con la Fenice di Venezia e il Teatro Massimo di Palermo. L’inaugurazione della stagione operistica sarà il 29 gennaio quando Daniel Oren dirigerà una nuova produzione di Tosca con la regia di Hugo De Hana. Oren lo ascolteremo anche nella Luisa Miller di Giuseppe Verdi con il nuovo allestimento, regia, scene, costumi e soprattutto luci dell’artista Mario Nanni.

Proveniente dal Rossini Opera Festival giunge al Teatro Comunale di Bologna diretta dal più che promettente Michele Spotti Il signor Bruschino, una farsa giovanile di Rossini, notissima per la sua sinfonia dove è previsto un uso anomalo e stravagante degli archetti dei violini che devono battere a tempo sui leggi. La nuova edizione critica ha chiarito che l’effetto richiesto in realtà da Rossini è quello di battere ritmicamente sulle corde del violino con la parte di legno dell’archetto invece che da quella dei crini.

Già programmate per il 2020, poi annullate, vengono riproposte Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti, una coproduzione con Tenerife, Oviedo e Siviglia, e Otello di Verdi con la regia di Gabriele Lavia, originariamente pensato per il PalaDozza.

E’ nota la liaison tra Bologna e Wagner: centocinquanta anni fa per la prima volta un teatro in Italia allestiva un’opera di Wagner. Era Lohengrin, e fu subito passione. Asher Fisch dirigerà appunto Lohengrin in questo importante anniversario nel nuovo allestimento di Luigi De Angelis della compagnia Fanny & Alexander. Chiuderà la stagione in dicembre una nuova produzione di La traviata diretta da Riccardo Frizza con la regia di Alessandro Talevi.

Abbiamo già saputo che la stagione 2023 verrà inaugurata da Il Cavaliere della rosa di Richard Strauss ideato dal regista lirico più gettonato del momento Damiano Michieletto.

Una ripartenza entusiasmante, per questo gioiello del teatro lirico, della danza, della formazione professionale, che da solo giustificherebbe un viaggio nella città di Bologna. E di cui abbiamo parlato spesso, dando risalto ai suoi eccezionali eventi. Nel nome del teatro, della cultura e della grande performance lirica, in un’ottica di ripresa internazionale.

 

Silvia Camerini Maj
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