I 100 film che sconvolsero il mondo: un viaggio nel cinema, dalle origini ai giorni nostri

I 100 film che sconvolsero il mondo: un viaggio nel cinema, dalle origini ai giorni nostri

NOVITA’– E’ appena uscito in libreria il nuovo libro di Gianni Canova. Un viaggio alla scoperta delle cento pellicole che hanno segnato una svolta nella storia e nell’evoluzione del cinema, dalla nascita ai giorni nostri. Analizziamo quattro periodi cinematografici che ci hanno colpito di più durante la lettura. Ed il nostro invito: andate a cinema!

Gianni Canova ha preso in considerazione tutti quei film che a suo parere hanno avuto un grande impatto su costumi, arte, idee e società. Storie tese a sconvolgere sistemi consolidati, routine e certezze pregresse. 100 film che sconvolsero il mondo. Il volume guarda ogni film da un’angolazione particolare, mette in luce quanto sia stata determinante la settima arte nel cambiare alcune abitudini, nell’agire d’anticipo su determinati cambiamenti.

Il lettore che compra un libro del genere è senz’altro un appassionato di cinema, quasi un malato di emozioni, ma non si tratta di un articolo di critica cinematografica moltiplicato per 216 pagine. Iniziando a leggere si viene condotti in una cavalcata entusiasmante che parte dal muto di Lang e Chaplin sino ai giorni nostri. Il volume si legge benissimo ed è impreziosito da cento illustrazioni. Il libro è edito da 24 Ore Cultura ed il prezzo di copertina è di euro 32,90. La cifra è ben spesa, ricompensata dalla guida attenta di Gianni Canova e da immagini intense che portano a ricordare l’emozioni suscitate in sala.

GIANNI CANOVA, L’AUTORE DI 100 FILM CHE SCONVOLSERO IL MONDO

Foto da: artstartweb.art

Laureato presso l’Università degli Studi di Milano, l’autore di 100 film che sconvolsero il mondo durante gli studi matura grande interesse verso due autori che, a tutti gli effetti, lo hanno formato: Alessandro Manzoni, Giorgio Scerbanenco. Nel maggio del 1993 fonda, insieme a Max Stefani, il mensile Duel. Dieci anni più tardi, quella rivista cambierà il suo nome in Duellanti. È un critico cinematografico conosciuto e temuto che si è fatto le ossa parlando di cinema su vari quotidiani.

Ha scritto per la Repubblica, per il Corriere della Sera, per la Voce di Indro Montanelli. Ha collaborato con riviste specializzate quali Bianco & Nero, Segnocinema, Rolling Stone, Vogue. Attualmente è la penna del cinema per Il Sole 24 Ore. Possiamo dire che stia dedicando la sua vita al grande schermo, a quelle immagini che sono degne di rimanere nella memoria di un pubblico attento ed esigente.

A dimostrazione che si tratti di uno dei più autorevoli critici cinematografici italiani, vogliamo ricordare che ha curato il volume dedicato al cinema dell’Enciclopedia Universale Garzanti. Per la televisione è stato autore del programma Le parole del cinema per il gruppo Mediaset. Dal 2005 ricopre il ruolo di consulente per Sky Cinema ed è anche, per lo stesso gruppo, autore del programma Cinemaniaco. E’ professore ordinario di Storia del cinema e Filmologia della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano.

100 FILM CHE SCONVOLSERO IL MONDO. IL CINEMA HA EDUCATO ALLA PAURA

Foto da: quinlan.it

Il libro si sofferma sui capolavori di Orson Welles e Hitchcock, su quei film in bianco e nero che per primi ci hanno insegnato cosa fossero l’ansia e la paura. Con quelle storie ansiogene si è educato una generazione ad aver paura dell’uomo della porta accanto, a vedere il male dove prima si pensava ci fosse solo il bene. Dopo Hitchcock, la paura è diventata verosimile, a portata di mano: il lavoro del regista londinese ha educato a non temere mostri o leggende. Ha fatto aprire gli occhi su uomini gentili, ben vestiti e pettinati, camaleonti da cui stare alla larga.

Pensiamo a La finestra sul cortile, al vicinato che improvvisamente diventa teatro delle peggiori efferatezze. Hitchcock è stato un precursore nel mettere la pulce nell’orecchio ad ognuno di noi. Oggi, sappiamo che l’ottanta per cento dei delitti avvengono in ambito familiare: questo è appurato. Lui è stato il primo a metterlo in piazza, a farci dubitare prima del nostro gatto sul sofà e poi del coccodrillo nascosto in qualche palude a centinaia di chilometri dal nostro domicilio.

Citiamo anche Il processo di Orson Wells, di come la giustizia viene dissacrata e messa in discussione. Un film che mette paura: fa tremare ogni individuo innocente che spera di non essere mai accusato ingiustamente. Film questi che educano lo spettatore. Sono spunti sociologici che mettono in evidenza una vita in evoluzione, un passaggio dalle paure a due teste a quelle più terrene. Gianni Canova lancia un sasso nello stagno, poi ad ogni lettore può venire in mente un film simile, una storia sconvolgente che lo ha segnato per sempre.

LE GRANDIOSE SAGHE

Foto da: bottegadarteminerva.com

Canova narra un periodo a cavallo fra gli anni settanta e ottanta dove il cinema capisce che può ricattare lo spettatore. I film di grande successo, quelli più amati dal pubblico, vivono il loro periodo seriale. Nascono le grandi saghe, quelle catene di due o molte più pellicole che costringono il fruitore affamato a correre al botteghino. Pensiamo a Star Wars, Alien, Il Padrino. A quelle citate nel libro possiamo aggiungere le più inflazionate Rocky o Rambo legate alla fisicità di Stallone.

Normalmente è il genere maschile a cadere più facilmente in questo genere di rete. Siamo noi maschietti a segnarci sull’agenda l’uscita del 2, del 3, del 4, del ritorno, della rivincita, del colpisce ancora. Essendo mediamente esseri più banali e facilmente raggirabili, in molti siamo finiti nelle sabbie mobili delle saghe. In alcuni casi si rimane delusi, in altri invece la fame aumenta. In Star Wars, ad esempio, l’andare avanti e indietro nel tempo e l’introduzione di nuovi buoni e cattivi, ripaga la fame atavica dello spettatore.

Certo non possiamo paragonare Il Padrino citato da Canova con Ritorno al futuro, Marlon Brando con Michael J.Fox. Anche dal punto di vista della scrittura, della sceneggiatura ci sono grandi differenze. L’intera saga di Rambo, se ci pensate bene, inizia soltanto perché Stallone ha fame. Lui giura che mangerà solo un panino e poi lascerà la città. Invece, lo sceriffo gli vieta persino di percorrere a piedi le stradine della sua tranquilla cittadina di montagna. Inizia una guerra mondiale. I sei film seguenti sono solo lo strascico di un testardo ex soldato e della sua voglia irrefrenabile di hot dog. Altra storia sono il Padrino e i suoi due sequel diretti tutti da Francis Ford Coppola. Come lascia trapelare Canova, possiamo considerarli quasi film storici. Si trattano periodi reali come quelli del proibizionismo e si citano personaggi realmente esistiti come Al Capone.

IL GRANDE LEBOWSKI & FORREST GUMP

Foto da: unacitazionealgiorno.com

Gianni Canova si avvicina sempre più ai giorni nostri ed in questo suo cammino fra i 100 film che sconvolsero il mondo cita film strepitosi come Forrest Gump o Il grande Lebowski dei fratelli Cohen. Quest’ultimo in particolare ha aperto la strada ad un genere di pellicole tanto eccentriche, quanto mai strepitose che mettono in luce l’aspetto antropologico dei dimenticati. Basti pensare a Jesus Quintana, il personaggio interpretato da John Turturro. Un uomo imbarazzante e singolare che però esiste, è presente nella vasta scala di passanti che possiamo incrociare per strada.

Quel film apre gli occhi verso un mondo sommerso di sconfitti che però si fa largo e sopravvive nel mezzo a tanta normalità. Canova con un linguaggio essenziale e brillante fornisce una scheda di questo film, come di molti altri. Scrive questo libro come fosse una mappa che ci guida a vedere dentro una storia per trarne qualcosa di meraviglioso, unico. Il suo obiettivo è mostrarci le potenzialità del cinema, di cosa una macchina da presa sia in grado di fare.

E poi, cosa dire di Forrest. Come inquadrarlo? Non è una storia impossibile. Certo non è probabile, ma è un inno alla perseveranza, a credere nelle nostre qualità. Ci spinge a cercare dentro per trovare cosa davvero nascondiamo, cosa potremmo fare che ancora non abbiamo fatto. Anche lui è un tipo singolare, improbabile, troppo fortunato per essere sfortunato. Può insegnare ai giovani che la risposta non è dentro al cellulare che hanno in mano tutto il giorno, ma nelle loro gambe.

DOGMAN

Foto da: sguardinotturniblogspot.com

Arriviamo ai giorni nostri, al cinema popolato da ammalianti star e produzioni faraoniche. Canova si sofferma su questo film che dimostra come si possa primeggiare senza astronavi in scala reale o Angelina Jolie in locandina. Stiamo parlando di un vero capolavoro di Matteo Garrone. Canova, da grande critico, cattura un dettaglio importantissimo su cui far riflettere lo spettatore.

Marcello è un uomo mite, separato, con una bambina che adora. Sopravvive grazie a una toilette per cani in periferia, è bravo nel suo lavoro. Un giorno, a causa della prepotenza di un bullo del quartiere, finisce ingiustamente in carcere. Lui non parla, non si difende, non accusa nessuno perché sa perfettamente cosa accade agli infami ed ha paura per sua figlia. Entra in carcere e, mente cammina fra le celle con coperta e cuscino fra le braccia, Garrone inquadra gli altri reclusi: un campionario di umanità feroce, crudeltà, corpi scolpiti da tatuaggi e sudore, crani rasati, sguardi saturi di rancore e fame. Cammina candido fra gabbie e inferriate come una vittima sacrificale, poi lo schermo va a nero.

LIBRO 100 film che sconvolsero mondo

Dopo alcuni secondi, compare semplicemente la scritta Un anno dopo. Non viene filmato un solo minuto degli anni che Marcello trascorre in carcere, che cosa gli succede, come vive. Questa scelta di Garrone dimostra tantissima sensibilità e fiducia nei suoi spettatori. Chi è in sala deve fare un piccolo sforzo emozionale, ma conosce benissimo cosa accade nelle carceri agli uomini candidi e fragili come il protagonista. Dogman è un grandissimo film, una vicenda geniale che lascia senza fiato, un dialogo fra il regista ed il pubblico sulla fatica di vivere. Tutto in questo film è perfetto: dal cast, all’ambientazione, ai cani, alla scelta di usare l’immaginazione dello spettatore per mettere a fuoco un universo di solitudine e disperazione che stringe lo stomaco. Il bisogno d’amore del povero Marcello mette al tappeto anche il più insensibile fra gli uomini.

LIBRO 100 film che sconvolsero mondo

A chi ama il cinema consigliamo di leggere questo libro, perché la bravura di Canova sta nel far riflettere noi, spettatori normali, su piccoli dettagli che davvero possono cambiare l’intera pellicola.

INFO:

Titolo: I 100 film che sconvolsero il mondo

A cura di: Gianni Canova

Editore: 24 ORE Cultura

Pagine: 216 pagine con 100 illustrazioni

Prezzo: € 32,90

In vendita in libreria e online

Tempi moderni, 1936, Charlie Chaplin ''I 100 film che sconvolsero il mondo'' Edito da 24 ORE Cultura

Francesco Danti

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