Il surrealismo romantico di sapore epico-cavalleresco al castello Estense

Il surrealismo romantico di sapore epico-cavalleresco al castello Estense

FERRARA – Prorogata fino al 21 agosto 2022, ve la consiglio per rivivere il fantastico mondo dell’Orlando furioso. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori ci accompagnano nel sogno romantico interpretato anche da Adelchi Mantovani. L’estate per vivere il sogno cavalleresco delle mostre al castello Estense. 

Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori MyWhere

La mostra Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori ci fa rivivere il fantastico mondo cavalleresco dell’Orlando furioso al Castello Estense. Il cortile e la loggia del Castello sono abitati da Umanità di Sara Bolzani e Nicola Zamboni curata da Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale e realizzata dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara. E’ stata prorogata fino al 21 agosto 2022 e ci concede così ancora un po’ tempo per visitarla.

Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori MyWhere

E’ un ottimo motivo per visitare con calma anche tutto il Castello Estense dove troviamo tutte le testimonianze, dal 1200 della meravigliosa Corte Estense.

Fabiola Cinque Castello Estense

Da quando nel 1264 Obizzo d’Este ebbe la meglio sulla rivale famiglia dei Salinguerra, potente famiglia di ispirazione ghibellina, tanto che per oltre tre secoli la scena politica della città e del territorio di Ferrara fu dominata dalla famiglia d’Este.

Durante il primo secolo di Signoria, Ferrara ebbe uno sviluppo urbano sorprendente: vide le proprie mura espandersi sino a quattro volte la loro estensione, vaste aree del Delta padano vennero bonificate, l’arte e la cultura vissero momenti di alto valore e risonanza.

La storia del ducato estense, oltre che ricca è assolutamente affascinante! Dove le donne hanno avuto un ruolo determinante (anche se dietro le quinte), tra cui ricordiamo la duchessa Isabella d’Este, considerata la prima donna del Rinascimento per cultura, intelligenza e scaltrezza politica. La sola dama in grado di rivaleggiare con la cognata Lucrezia Borgia per sfarzo, eleganza, numero di opere d’arte collezionate nonché  l’organizzazione di feste sontuose.

La mostra Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori ci accoglie nel cortile e nella loggia del castello Estense coinvolgendoci in un atmosfera romantica senza tempo. E’ un’esperienza che va vissuta.

Questa mostra, è stata prorogata fino al 21 agosto 2022.

In occasione della mostra ferrarese si è scelto di declinare Umanità  in chiave ariostesca. Le vicende guerresche e amorose del fantastico mondo cavalleresco dell’Orlando furioso sono evocate dalle gesta dei personaggi, tra i quali spiccano alcuni protagonisti del poema come Angelica e Astolfo con il senno di Orlando. La narrazione visualizza in modo efficace il verso d’apertura «Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori» del capolavoro concepito da Ludovico Ariosto nella Ferrara estense e stampato in città nel 1516. Il poeta è presente, coronato d’alloro e vestito all’antica, in piedi accanto a un tavolo dotato di una “sedia alata” che simboleggia la possibilità di ampliare i propri orizzonti attraverso la letteratura.

Nel cortile infuria la battaglia: concitati duelli, cavalieri atterrati, altri in sella a destrieri impennati, guerriere pronte a scoccar frecce, un saraceno con la scimitarra, un musulmano a cavallo accompagnato da donne velate e anche due combattenti che hanno abbandonato le armi per dedicarsi all’amore. E ancora, sul campo, si consumano rapimenti, mentre un angelo, esemplato sul gemello della celebre Melencolia I di Albrecht Dürer, scrive la storia di un cavaliere caduto, e di tutti noi. La vita è lotta, come ricordava Seneca a Lucillo: «Vivere militare est».
Il racconto è impreziosito dall’omaggio ad un’icona della città di Ferrara: una interpretazione scultorea del San Giorgio e il drago dipinto nel 1469 da Cosmè Tura, capolavoro della pittura rinascimentale, custodito nel Museo della Cattedrale.

Adelchi Riccardo Mantovani MyWhere

Nelle sale del Castello Estense c’è anche la mostra Il sogno di Ferrara
 Adelchi Riccardo Mantovani fino al 9 ottobre 2022.

Sognare con l’arte, ispirazione la serenità del sonno. Scelta audace e sicuramente originale quella del castello Estense di dedicare una mostra a un artista contemporaneo vivente non così noto ai più. Sicuramente non è popolare e i suoi quadri ci trasportano in una dimensione che abbiamo difficoltà a catalogare. Ispirazione surrealista e metafisica da Dalì a Magritte e ai De Chirico.

Adelchi Riccardo Mantovani MyWhere
Adelchi Riccardo Mantovani si spinge fino alla pubblicità e al fumetto contemporaneo con una tecnica acrilica mista. Le pareti del castello Estense provano a coinvolgerci in un gioco all’interno delle sue torri. Ma la narrativa Ariostea delle arti medievali e del tempo le ho trovate molto più contemporanei dell’artista di cui abbiamo appena parlato.

Adelchi Riccardo Mantovani MyWhere

La mostra vuole far conoscere al grande pubblico il mondo fantastico e poetico del ferrarese Adelchi Mantovani, ripercorrendo per la prima volta tutta la sua carriera. Ma non ci emoziona con la freddezza della stesura del colore.
Il pittore si muove con estrema libertà dando vita a scene di tema popolare, religioso e ad affascinanti mondi allegorici sospesi tra mito e favola. Adelchi Mantovani si muove in un mix di matrici espressive, attingendo da una parte al Rinascimento italiano e dall’altra alla metafisica di De Chirico, e ispirandosi a vari artisti del surrealismo. Ma il suo “realismo magico”, come è stato definito, non ci convince a pieno.

Adelchi Riccardo Mantovani MyWhere
Sicuramente Adelchi Mantovani è un artista originale ma, la sua formazione da autodidatta, a mio avviso, emerge da uno stile poco innovativo e dirompente come i grandi maestri ai quali si ispira.
In realtà trovo che la sua cifra stilistica emerga di più nella pubblicità e nel fumetto contemporaneo dove si esprime con un linguaggio originale e accattivante. E’ questo il messaggio onirico che ci arriva dal grande del surrealismo e che “dovremmo” ritrovare nelle sale del Castello Estense con la mostra Il sogno di Ferrara
 Adelchi Riccardo Mantovani. Dal 5 marzo al 9 ottobre 2022.

INFO: Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori

Castello Estense, dal 24 giugno 2021 al 21 agosto 2022. Nel cortile e nella loggia del Castello Estense di Ferrara la mostra Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori. Umanità di Sara Bolzani e Nicola Zamboni, curata da Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale e realizzata dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara.

Il Sogno di Ferrara. Adelchi Riccardo Mantovani fino al 9 ottobre 2022

sogno cavalleresco Castello Estense

 

Tutte le foto MyWhere©.

Fabiola Cinque

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