È stata la mano di Dio: 51 fotografie al MANN

È stata la mano di Dio: 51 fotografie al MANN

NAPOLI – Il film di Sorrentino È stata la mano di Dio sbarca nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e sarà possibile visitare la mostra Immagini dal set fino al prossimo 5 Settembre.

Non è un segreto che lo stesso Sorrentino abbia definito il suo film È stata la mano di Dio come la sua opera più intima. In questa mostra, presente al Museo di Napoli, riviviamo attraverso le fotografie inedite di Gianni Fiorito scene del film.

Non è la prima volta che si tiene a Napoli una mostra su un film di Sorrentino: The Young Pope, ad esempio, aveva avuto una sua mostra al Palazzo Reale.

È stata la mano di Dio: Un successo plateale

Distribuito da Netflix, il film è stato un successo anche a livello internazionale: ha ricevuto anche la candidatura come miglior film internazionale agli Oscar 2022, premio vinto poi da Drive my car di Ryusuke Hamaguchi.

Ha ricevuto anche sedici candidature ai David di Donatello 2022, svolti il 3 Maggio a Cinecittà.

Il film delle diverse candidature ha portato a casa cinque premi.

Ha vinto infatti il titolo per miglior film e per miglior regia, categorie principali.

Ha vinto poi anche i premi per migliore attrice non protagonista (Teresa Saponangelo), migliore autore della fotografia (Daria D’Antonio) e David Giovani.

È stata la mano di Dio: la trama

In questo paragrafo cercherò di restare vago per evitare spoiler a chi il film non lo ha ancora visto.

MANN mostra Immagini dal set

Anni Ottanta, Napoli.

Il film intreccia avvenimenti storici, come l’acquisto di Diego Armando Maradona da parte del Napoli, a fatti di tutti i giorni, come le vicende della famiglia di Fabietto (interpretato da Filippo Scotti).

L’avvenimento secolare per la nostra città sarà per il nostro protagonista un mezzo per dimenticarsi delle tristezze quotidiane che la vita gli riserva.

Il legame con la squadra azzurra salverà la vita al ragazzo, sia metaforicamente che fisicamente.

Il titolo del film non è solo un riferimento al famoso gol di Diego Armando Maradona con la sua Argentina, ma anche una frase cruciale nella vita del protagonista.

Fabietto si troverà all’interno del film a cercare una strada per sé, per il suo futuro. Sarà il cinema, in un certo senso a salvarlo, in un momento in cui sarà costretto a crescere e maturare.

L’idea di utilizzare lo sfondo storico della Napoli degli anni Ottanta è probabilmente ciò che dà più potere a questo film. Ho adorato l’idea di utilizzare il gioco del calcio come scappatoia dal mondo reale, tema ancora moderno e che non invecchia mai.

Fabietto affronta la sua città, i suoi dolori e la sua crescita in un film destinato a tutte le età, che riesce a rappresentare bene la grandezza che ancora oggi può avere il nostro cinema nel mondo.

è stata la mano di Dio

È stata la mano di Dio: Le Fotografie

Le fotografie all’interno della mostra sono cinquantuno e sono suddivise in diverse sezioni che riprendono poi gli argomenti principali del film.

Abbiamo ovviamente riferimenti alla cultura napoletana, alla cultura degli anni Ottanta, alla Napoli di Maradona. A ciò non dimentichiamo l’importanza che hanno il cinema e la famiglia nella vita del protagonista.è stata la mano di Dio

Informazioni sulla mostra Immagini dal set

Durata: fino al 5 Settembre 2022

Luogo: MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), nella Sala del Toro Farnese

Contenuto: 51 scatti fotografici inediti di Gianni Fiorito a cura di Maria Saverese sul film di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio, vincitore di 5 premi David di Donatello e candidato agli Oscar come miglior film straniero.

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Francesco Maruzzella
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