Folicello, tutto il buono dell’uva!

Folicello, tutto il buono dell’uva!

MODENA – A Castelfranco Emilia, al confine tra le città di Modena e Bologna è situata l’azienda vitivinicola biologica Folicello. Nata nel 1980 grazie a Marco e Antonella, allora giovanissimi. Il loro obiettivo inizialmente era produrre un sano bicchiere di vino per amici e parenti.  Con tanta passione e dedizione sono riusciti, poi, a realizzare il loro sogno, ottenere una produzione di qualità, senza uso di sostanze chimiche né in campo né in cantina. Certamente tra i pionieri in Italia ad intraprendere la strada del biologico. Tra i loro prodotti non solo ottimi vini, ma anche un gustoso e salutare succo d’uva sia bianco che rosso. Vi accompagno alla scoperta di questa azienda. 

 

Ottobre ci sta regalando giornate meravigliose. Durante una di queste giornate arrivo a Castelfranco Emilia. Ad accogliermi c’è Federica, figlia di Marco e Antonella. Accetto gioiosamente il suo invito ad una passeggiata tra i vigneti ed i campi intorno all’azienda, sembra proprio che Federica mi abbia letto nel pensiero! Folicello, davvero una piacevolissima scoperta!

 

 

Federica parlami della vostra azienda. Come e quando è nata, da chi e come mai la scelta di produrre tutto biologico?

La nostra azienda è nata nel 1980 con la volontà di Marco e Antonella, i miei genitori. I terreni erano di proprietà dei miei nonni materni. Alla morte di mio nonno, Antonella e Marco, da poco maggiorenni, hanno deciso di trasformare l’azienda agricola di famiglia (che al tempo era dedicata alla produzione convenzionale di ortaggi e all’allevamento di pesce rosso) in una azienda vitivinicola biologica con la passione per una produzione di qualità, senza uso di sostanze chimiche né in campo né in cantina. Negli anni 80 non c’era ancora un disciplinare per il vino biologico. Eravamo tra le primissime aziende in Italia a fare questa scelta. Parlare di biologico allora era quasi uno svantaggio e il consumatore non era ancora pronto e consapevole come lo è ora.

 

Folicello

 

Una scelta di vita

La scelta di fare bio non è stata quindi una scelta dettata da una spinta commerciale, ma è per noi una vera e propria scelta di vita. Una scelta che ci ripaga in termini di salute. La nostra, che lavoriamo la terra e trasformiamo i nostri prodotti, ma soprattutto anche dei nostri clienti che nel tempo hanno riconosciuto sempre più il valore aggiunto di una produzione di questo tipo. Con le loro conferme ci danno da sempre la più grande delle soddisfazioni. Da una iniziale piccola produzione, grazie principalmente al passaparola, Folicello è diventata quindi l’azienda che è oggi. Oggi abbiamo una cantina di modeste dimensioni, ma con tecnologia all’avanguardia, che conserva il buono delle tradizioni ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

 

 

Da 7 anni sono entrata anche io in azienda. Insieme a mia sorella Irene che fa ufficialmente parte della squadra da quest’anno, abbiamo scelto di portare avanti questo progetto di famiglia che ci appassiona da sempre e ci entusiasma. Siamo cresciute tra i filari e con le manine a mollo nei tini di mosto e credo che la passione dei miei genitori si sia in qualche modo insinuata anche in noi.

Spiegami meglio, dove ci troviamo e com’è strutturata l’azienda Folicello?

La nostra azienda è situata in una zona rurale pianeggiante nel Comune di Castelfranco Emilia (Mo). Ci troviamo al confine tra le città di Modena e Bologna. La nostra zona, conosciuta nel mondo per grandi eccellenze come i motori, il parmigiano reggiano, l’aceto balsamico tradizionale di Modena e il Lambrusco, è situata nel cuore dell’Emilia-Romagna. Per mantenere vivo il legame con il nostro territorio e con le nostre tradizioni abbiamo da sempre coltivato vitigni autoctoni che meglio si esprimono sui nostri terreni.

 

 

Un’azienda cresciuta nel tempo grazie a tanta passione

La nostra azienda è costituita oggi da:

– 12 ettari di vigneto coltivati direttamente da noi con i metodi dell’agricoltura biologica e biodinamica.

– Una cantina presso cui pigiamo le nostre uve raccolte a mano, avviamo diversi tipi di vinificazioni e completiamo la presa di spuma dei nostri vini frizzanti.

– Due magazzini per lo stoccaggio delle merci e in cui abbiamo recentemente rinnovato un nuovo impianto di imbottigliamento e confezionamento.

– Uno spaccio aziendale che ci consente di ricevere i nostri clienti privati direttamente in cantina per condividere con loro il nostro lavoro.

– Un impianto fotovoltaico da 40 kW (in ampliamento di ulteriori 40 kW nel prossimo futuro) che copre la maggior parte della superficie dei tetti aziendali e ci consente di impattare il meno possibile sull’ambiente che ci circonda.

– Un parco verde attorno all’azienda che, insieme alle siepi, circonda tutto il perimetro del nostro fondo. Il parco costituisce un polmone verde e un microhabitat adatto ad ospitare insetti positivi che ci aiutano a contrastare naturalmente le specie invasive. All’interno abbiamo costruito un biolago. Lo utilizziamo anche come raccolta e riserva d’acqua recuperando le acque di lavaggio del piazzale e della pioggia per poi utilizzarle per irrigare il parco.

 

 

…”Un lavoro di squadra”

– e, da ultimo ma non meno importante, dalla squadra di persone che compone il Folicello: la nostra famiglia ma anche i nostri tre dipendenti, Francesca (in ufficio), Iurie (in cantina) e Lioudmila (al confezionamento).  Senza di loro oggi non saremmo la stessa realtà, insieme a noi, infatti, portano avanti il Folicello.

Di ogni aspetto elencato sopra si potrebbe ampliare molto il discorso su diverse tematiche che ci premono molto. Fondamentalmente la nostra azienda si fonda sui principi cardine dell’agricoltura biologica e biodinamica (non siamo certificati per la biodinamica ma in passato lo eravamo e, nonostante i diversi motivi che ci hanno portato a togliere tale certificazione, continuiamo a impostare il nostro lavoro su tali principi, soprattutto nel campo) che coinvolgono moltissimi aspetti del nostro lavoro, non solo il non utilizzo di sostanze chimiche.

 

Folicello

 

Folicello produce tutto biologico, come si concretizza per voi oggi questa scelta?

Per noi fare biologico vuol dire impattare il meno possibile sull’ambiente, recuperare risorse, dall’acqua sino ai materiali degli imballaggi. Allo stesso tempo ridurre la plastica ricercando materiali alternativi come il film estensibile in Materbi (ottenuto dal mais), il nastro adesivo in carta, ecc. Si tratta di una continua ricerca e innovazione che coinvolge sia l’aspetto qualitativo dei nostri prodotti che tutte le componenti accessorie che costituiscono la nostra azienda. Per poter fare questo è per noi fondamentale avere la possibilità di seguire direttamente la nostra produzione in ogni passaggio. Uno sguardo sempre attento dalla coltivazione dei nostri vigneti, alla raccolta manuale delle uve sino al confezionamento e alla commercializzazione dei nostri prodotti. Il contatto diretto con i nostri clienti è altrettanto fondamentale per spiegare poi la storia di passione e sacrifici che vive dentro ogni singola nostra bottiglia.

Una scelta all’inizio difficile …ma col tempo i risultati si vedono

La scelta di fare vini e succhi biologici senza solfiti e senza conservanti non è stata sempre facile. È stato un percorso svoltosi negli anni, fatto di grandi successi e prove riuscite, ma anche e soprattutto di prove andate male che sono però servite e ci hanno condotto a quello che è oggi la nostra produzione. C’è ancora tanto da imparare e da migliorare. Certamente con la tecnologia disponibile oggi e la spinta generale del consumatore verso la scelta di un prodotto biologico e sano è più facile, rispetto agli inizi, lavorare in questa direzione.

 

Folicello

 

Mi racconti un pò la vendemmia 2022 del Folicello? …e quindi la produzione dei vini e dei succhi.

In questi ultimi due mesi si è svolta la vendemmia 2022. Una vendemmia non troppo abbondante in termini di quantitativi ma di alto livello qualitativo. Super anticipata rispetto al normale a causa del grande caldo estivo e della stagione secca. La raccolta delle prime uve bianche si è svolta appena oltre la metà di agosto e la raccolta e pigiatura delle ultime uve rosse il 30 di settembre. Tutte le nostre uve vengono raccolte a mano per garantirne la salubrità e l’integrità fino al momento della pigiatura. Vengono formate due squadre di vendemmiatori e la raccolta avviene con l’ausilio di due trenini porta bins forati trainati da una motrice elettrica. Vengono così selezionati solo i grappoli più sani e al giusto punto di maturazione che rimangono integri e ben arieggiati sino all’arrivo in cantina. Dopo solo qualche ora dalla raccolta le uve vengono poi pigiate con una pressa soffice a saturazione d’azoto. Questa procedura ci consente di ottenere la più alta qualità dei mosti senza dover aggiungere solfiti.

…Non solo vini

Nella nostra azienda non produciamo solo vini. In questo periodo avviene anche tutta la produzione annuale del succo d’uva che essendo prodotto esclusivamente da mosto fresco viene confezionato e pastorizzato tutto in vendemmia per poi conservarlo inalterato nel tempo.

 

Folicello

 

Tutta la qualità dei nostri prodotti parte quindi dalla qualità delle nostre uve. Una materia prima che coltiviamo con attenzione e cura fino ad arrivare al momento della vendemmia che porta a compimento il lavoro di un anno nei campi. Per questo è fondamentale per noi favorire lo sviluppo di piante sane e forti, in grado così di reagire autonomamente e non sopperire alle difficoltà come le malattie o la siccità. 

 

Folicello

 

Se non sbaglio fate uso di piante per il sovescio, in cosa consiste questo tipo di coltivazione?

Diversi sono gli accorgimenti messi in campo per contrastare il cambiamento climatico e sostenere le piante. Da diversi anni il sovescio è una delle tecniche e armi da noi adottate per garantire un terreno fertile e arieggiato, per prevenire la formazione di crepe e quindi mantenere un terreno un pochino più umido. I nostri terreni sono prevalentemente argillosi. Con i primi caldi tendono a crepare molto velocemente. Questo problema porterebbe ad un rapido indebolimento e appassimento delle radici delle viti portandole alla morte, soprattutto negli ultimi anni così caldi e siccitosi. Mantenere un substrato erboso folto e rigoglioso consente di mantenere un terreno umido, ombreggiato, e arieggiato. Al contrario di quel che si è sempre pensato nell’agricoltura convenzionale (che solitamente tende eliminare le erbe con veleni diserbanti), le erbe possono essere un validissimo aiuto e strumento per ottenere molteplici benefici.

 

Una sinergia tra uomo e natura 

Piantiamo sia in autunno che in primavera diverse essenze selezionate ad hoc per ottenere la giusta biodiversità di specie (tra cui il loietto, il trifoglio, erba medica, favino, avena, orzo, rafano, senape e un mix variegato di altre leguminose e cereali). Oltre a favorire gli aspetti sopra elencati, questo garantisce un apporto di nutrimenti azotati fondamentali al terreno e previene anche lo sviluppo di erbe infestanti. La biodiversità di piante e fiori arricchisce il vigneto di una corrispondente biodiversità di insetti positivi, tra cui diversi impollinatori, ma anche tante specie predatrici di insetti nocivi. In questo modo, oltre a favorire un terreno vitale e fertile, favoriamo lo sviluppo di un microecosistema in equilibrio nei nostri vigneti. Grazie a questo riusciamo a contrastare naturalmente la presenza di insetti infestanti per la vite. Una sinergia tra uomo e natura che diventa così costruttiva e non distruttiva per l’ambiente che ci circonda.

Il cambiamento climatico, la forte siccità e la generale situazione difficile che stiamo vivendo mettono a volte a dura prova questi nostri intenti, ma non li rendono mai vani e abbiamo sempre visto grandi risultati nel tempo.

E adesso non ci resta che assaggiare … tutto il buono dell’uva!

L’azienda effettua spedizioni in tutta Italia.

Questo è il sito del Folicello 

Mita Valerio

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