Vietato dimenticare, George Floyd.Ecco il progetto di mail art partecipativo

Vietato dimenticare, George Floyd.Ecco il progetto di mail art partecipativo

MILANO – A Milano inaugurata la mostra, “A postcard for Floyd: a Blind Sight Story“. Un progetto di mail art partecipativo. Per combattere il pregiudizio attraverso l’attivazione dell’arte.

A cura di Luca Panaro, in collaborazione con Chiara Ferella Falda e Pier Paolo Pitacco, “A postcard for Floyd: a Blind Sight Story“. Un progetto di mail art partecipativo. Che parte dallo studio delle neuroscienze comportamentali. Per combattere il pregiudizio, attraverso l’arte. Coinvolgendo centinaia di persone. In una riflessione corale sul razzismo.

Una mostra e un libro edito da Skira raccolgono circa 400 cartoline. Dedicate a George Floyd. E a ciò che la sua morte ha rappresentato. Realizzate da persone comuni e nomi noti come: Oliviero Toscani, Cristiana Capotondi, Gad Lerner, Carlo Verdelli, Riccardo Chailly, Giulio Cappellini.

Il progetto, di Giangiacomo Rocco di Torrepadula, esposto negli spazi di Assab One di Milano, parte da una riflessione sulle neuroscienze comportamentali. Per combattere il pregiudizio, in primis razziale. Attivando, attraverso l’arte e il processo creativo, i canali del ragionamento.

Il 25 maggio 2023, data di inaugurazione della mostra, ha infatti segnato l’anniversario dei tre anni dalla morte di George Floyd, Da quando un poliziotto bianco di Minneapolis lo uccise. Bloccandolo a terra per nove minuti. Soffocandolo con un ginocchio sul collo.

Proprio vedendo quelle immagini, Giangiacomo Rocco di Torrepadula ha realizzato una sequenza fotografica di una candela, privata della sua fiamma. Nove fotografie, per ciascuno di quei nove minuti.

Da questo lavoro fotografico, per una riflessione corale sul problema del razzismo, l’artista ha avviato un più ampio progetto di mail art partecipativo. Spedendo circa 600 cartoline. Che da un lato mostrano uno scatto della sequenza della candela. E chiedono ai destinatari di restituirgli una frase, un disegno, un’immagine. O qualunque idea o emozione, che quella fotografia potesse suggerire loro.

Hanno risposto all’appello moltissime persone: personaggi famosi, creativi affermati, artisti, nomi del mondo dell’arte e della cultura, poeti, scrittori, esponenti di punta della comunità nera e gente comune. Sono tornate in risposta circa 400 cartoline. Piene di sentimenti, pensieri, riflessioni intime, disegni, segni grafici, collage con stralci di poesie e fotografie, QR code (!).

Avendo lavorato per vent’anni nel mondo della salute prima di dedicarsi all’arte, Giangiacomo Rocco di Torrepadula decide di cominciare a studiare le neuroscienze comportamentali. Per capire dove nascono le paure nel nostro cervello, come si forma il pregiudizio. E come possa sfociare nel razzismo. Nasce da qui una ricerca inedita. Che va successivamente a incontrare la forma dell’arte. Per esprimere in maniera multidisciplinare una più vasta riflessione sul razzismo.

L’ambizione complessiva del progetto di mail art di Giangiacomo Rocco di Torrepadula è, infatti, quella di promuovere un movimento di consapevolezza e di azioni positive in ambito culturale, artistico e sociale sul pregiudizio.

 

25 maggio – 18 giugno 2023 

Assab One

Via Privata Assab 1,

20132 Milano

Orari: da mercoledì a domenica ore 11-19

Ingresso gratuito con tessera Assab One

 

Alessandra MR D'Agostino
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