MILANO – Silvio Orlando porta in scena la tenerezza. Con “La vita davanti a sé” di Romain Gary. Al Teatro Franco Parenti di Milano. Fino al 4 novembre.
Tutto d’un fiato. In bilico tra il serio e il faceto. Tra i sorrisi e le lacrime. Improvvisi, sussurrati. Gli uni e le altre.
Ecco, in sintesi, l’esperienza eminentemente umana (e aggiungo, unica) de “La vita davanti a sé“. Che Silvio Orlando porta e gestisce in scena, in un assolo di un’ ora e mezza, al Teatro Franco Parenti di Milano. Fino al 4 novembre.
Una storia fatta di tenerezza. Quella del piccolo Mohammed, detto Momò, affidato alle cure della vecchia ebrea Madame Rosa. Che, scampata alle persecuzioni naziste, alleva figli di prostitute. Momò è uno di loro. Anche se profondamente diverso dagli altri. Per intelligenza, sensibilità, acume. Per la ricerca spasmodica e disperata di una figura materna. Che gli dia attenzione. Che gli tributi uno sguardo. O un rimprovero. Anche quello, sì, andrebbe bene…
“La vita davanti a sé” si apre e si chiude con l’intervento dei quattro straordinari musicisti. Che accompagnano Silvio Orlando (anch’egli, sorprendentemente, musicista!). All’interno di una scenografia essenziale. Quella dell’interno di un appartamento della banlieu parigina di Belleville.
Dicevamo, Silvio Orlando conduce magistralmente la scena, per novanta minuti. Con tatto e pudore. Trasportando lo spettatore all’interno di un incantesimo. Quasi da mille e una notte. Attraverso una narrazione cruda, disillusa, divertente, generosa. Dove il protagonista non si risparmia. Negli sguardi netti. Nelle parole limate. Nei gesti essenziali. Pregni di un’intensità e di una verità. Che spezzano il cuore.
Impossibile uscire da lì senza essere profondamente riconoscenti a quella bellezza. Semplice e vera.
Uno spettacolo per adulti e per bambini. Una narrazione umana. Profonda e unica. Necessaria a chi desidera continuare a credere al miracolo della vita.
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14 Milano
https://teatrofrancoparenti.it/spettacolo/la-vita-davanti-a-se/
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