ROMA- Prosegue il programma della Festa. Nella quinta giornata nella sezione non competitiva dedicata alla Proiezioni speciali il docufilm di Riccardo Milani Io, noi e Gaber e il cortometraggio Unfitting di Giovanna Mezzogiorno.
Io, noi e Gaber
Il 2023 ricorre l’anniversario della scomparsa di Giorgio Gaber che ci lasciava venti anni fa. Per questo e non solo la Festa del cinema ha inserito nel programma delle proiezioni speciali l’intenso e commovente docufilm di Riccardo Milani Io, noi e Gaber. Una riflessione seria e ricercatissima sulla figura del famosissimo artista milanese. Un grande intellettuale, raffinato e popolare lo definisce il regista. Perché oggi un film su Gaber? Oltre alla circostanza del ventennale, soprattutto il bisogno di far conoscere il suo pensiero lucido, anticonformista, la sua passione civile.
Chiedi chi era Giorgio Gaber
Non un’operazione nostalgia, non un semplice ricordo, ma il riconoscimento del suo importante lascito intellettuale e umano. Gli inizi folgoranti in televisione, il talento di musicista e poi l’approdo al teatro canzone con l’amico Sandro Luporini. Tante le voci che ci raccontano Gaber. A partire dalla figlia naturalmente che offre un ritratto più personale e intimo. Poi quelli che l’hanno conosciuto e quelli che gli sono debitori in qualche modo della natura del proprio percorso umano e professionale. Nel finale tutti, familiari, amici, ammiratori affollano la platea di un teatro per applaudire ancora una volta lo straordinario Signor G di cui mai come ora si sente tanto la mancanza.
Unfitting
Un altro esordio alla regia per un’attrice italiana. Giovanna Mezzogiorno infatti debutta come regista. Ha scritto e diretto il cortometraggio Unfitting presentato alla Festa del Cinema nella sezione Proiezioni speciali. Nasce da un’idea della direttrice del settimanale Grazia, Silvia Grilli per opporsi alla cosiddetta dittatura estetica. Le parole della regista ci chiariscono meglio il suo intento
Unfitting vuole evidenziare, in maniera ironica e non auto commiserativa, la faticosa e complessa strada che incontrano quotidianamente moltissime donne nel proprio ambito personale, professionale e psicologico. Nate e cresciute in una ‘dittatura estetica’, sono sottoposte ad un continuo giudizio critico e spietato, che ne mina le certezze e l’autostima.
Nove minuti efficaci e incisivi che ci danno perfettamente conto di quello che ogni donna nella sua vita ha potuto sperimentare e che non vorremmo mai più subire.
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