5 serie tv e film che parlano della violenza contro le donne

5 serie tv e film che parlano della violenza contro le donne

ITALIA- Ecco 5 serie tv e film da vedere nella giornata internazionale dell’eliminazione contro la violenza sulle donne. Non solo il 25 novembre dobbiamo affrontare un tema così importante e attuale. Qui vi offriamo uno spunto diverso per parlarne e soprattutto trovare il modo per scardinare il sistema patriarcale.

Non è una festa, ma una giornata, che intende sensibilizzare su una tematica troppo importante e attuale.

La violenza sulle donne non è soltanto fisica, ma anche verbale, nonostante tutto venga sottovalutato.

La violenza sulle donne è tema radicato ormai da anni nella società, ma nonostante si pensi sia andato via questo problema, l’Italia ha la media di ben 105 casi di femminicidio, ogni 72 ore una donna viene uccisa per mano di un uomo.

L’importanza di tale tematica cerca di accomunare anche il mondo del cinema e delle serie tv, per sensibilizzare i giovani.

  • Il colore viola (1985)

Una meravigliosa Whoopi Goldberg che interpreta una giovane donna che ha subito violenza sessuale, dal padre e dal marito. La storia si incentra su una vita piena di violenza, che l’ha portata sempre a sentirsi spaesata e senza voce.

Il film ha uno sviluppo positivo nonostante la tematica, infatti la protagonista interpretata da Whoopi Goldberg incontra una donna di nome Shug Avery, una cantante che la porterà a scoprire sé stessa e la sua voce.

  • Unbelievable (2019)

Questa serie tv targata Netflix racconta la storia di Marie Adler, adolescente che dichiara di aver subito violenza sessuale. Il caso di questa giovane donna viene preso con le pinze dagli investigatori del distretto, a causa delle scarse prove.

Convinti che la ragazza menta, la spingono a ritrattare, facendola vivere con le sue cicatrici di paura fino all’arrivo della svolta del caso: troppe donne hanno un caso simile e tutte a distanza di pochi mesi o anni.

Le nuove investigatrici capiscono la somiglianza della storia e decidono di indagare a fondo.

Si trova alla fine il colpevole e si da finalmente voce alla ragazza che non era stata creduta.

  • A letto con il nemico (1991)

Una giovane Julia Roberts riveste i panni di una moglie che all’apparenza è felice e spensierata, e insieme al marito Martin, sembrano la coppia migliore del mondo. Non è così.

Martin è possessivo, violento e maltratta sempre la moglie fisicamente e verbalmente.

È un’apparenza la sua, risultare buono e gentile agli occhi degli altri ma tornare a casa e sentire il possesso e l’ossessione nei confronti della moglie.

Un film che racconta la violenza domestica in maniera cruda e forte, portando le persone a capire che la figura del “bravo uomo” di famiglia, non è altro che una recita, non esiste.

  • Good Mothers (2022)

La storia tratta le vicende di Lea Garofalo e della sua morte. Lea Garofalo ha scelto di abbandonare la N’dragheta e scappare con sua figlia Denise.

Ma il suo epilogo lo aveva già scelto il marito Carlo Cosco, mafioso. Verrà uccisa proprio per mano di esso.

La vicenda però narra in maniera più ampia la storia di tutte le donne che provengono da famiglie mafiose, incentrando una tematica importante in terre e posti dimenticati.

Le donne vengono maltrattate, non ascoltate, minacciate, e derise.

Ognuna di loro avrà un destino diverso, portando una tematica importante sulla violenza di genere e unendola alla lotta alla mafia.

Lea Garofalo the-good-mothers mywhere

  • C’è ancora domani (2023)

Paola Cortellesi qui non solo veste i panni di Delia, ma ne è anche la regista del film.

Il film è ambientato nel 1946, in una Roma post Seconda guerra mondiale.

Delia è sposata con Ivano, un uomo violento e cinico, con il quale ha tre figli. Il ruolo centrale lo riveste la figlia Marcella, che incontra un ragazzo di nome Giulio, benestante.

Giulio però ha le stesse sembianze del padre di Marcella, è un uomo egoista e violento.

Per questo motivo nel film si parla non solo della violenza su Delia, la madre, ma anche sulla fortezza di Marcella, che presto si ritroverà a capire di non volere un uomo come Giulio accanto.

Una storia profonda che a volte vuole mostrare un lato satirico, portando soprattutto in risalto dalla stessa Paola Cortellesi.

Gli uomini devono essere la parte attiva del cambiamento

Sebbene il cinema e la televisione tentino di rappresentare una realtà, a volte viene difficile riuscire a trovare le parole giuste per parlare della violenza sulle donne. D’altronde i movimenti femministi per anni hanno cercato di sensibilizzare tramite campagne, apertura di centri antiviolenza, e petizione.

La verità è che risulta ancora difficile per molti riuscire a comprendere che ci vuole una vera e propria partecipazione attiva anche degli uomini.

Perché questa giornata non tende a ricordare solo le vittime di violenza, ma deve far capire che forse è arrivato il momento per far cessare tale situazione, che diventa sempre più imponente.

I film sulla violenza sulle donne non sono per le donne soltanto, ma soprattutto per gli uomini, con i quali è necessario instaurare una collaborazione con le donne contro la mela marcia del patriarcato.

 

In homepage lo stand dedicato a La città delle Donne, un secolo di corpi femminile e Roma dal 1855 al 1955 presente alla fiera Roma Arte in Nuvola che ci mostra l’amore per la figura femminile anche nell’arte. Foto MyWhere©

Martina Bassi De Masi
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