ROMA – La mostra di Escher di Palazzo Bonaparte a Roma è stata prorogata fino al 5 maggio 2024! Che Escher sia destabilizzante questo lo sappiamo bene, e la mostra presentata a Palazzo Bonaparte ne è un valido esempio per vivere oltre la terza dimensione. Grazie alle illusioni e ai sogni creati da uno tra i più celebri artisti grafici del mondo, si possono ammirare, e in alcuni casi attraversare, i suoi labirinti immaginari.
Mostra di Escher a Roma, ne avevo viste diverse, anche in altre città dedicate all’artista olandese. Esattamente dieci anni fa, nel 2014, andai a vedere a Roma, al Chiostro del Bramante, l’esposizione delle sue opere. Per noi grafici, Escher è dottrina. Non si può non vedere o conoscere la sua arte. Come è facile intuire da queste citazioni.
Se una persona usa la grafica come mezzo espressivo fin dalla giovinezza; se per molti anni crea immagini impiegando invariabilmente strumenti come matrici di legno, lastre di rame e pietre litografiche, oltre al torchio, all’inchiostro e a ogni tipo di carta per la stampa, alla fine questa tecnica diventa la sua seconda natura. Ovviamente, la tecnica stessa doveva essere la cosa più importante per questa persona, almeno all’inizio della sua carriera di artista grafico, altrimenti non avrebbe preso quella direzione.
Nel corso degli anni dovrà continuare a usare il medium prescelto con instancabile entusiasmo e senza dubbio lotterà tutta la vita per acquisire una competenza tecnica che non gli apparterrà mai completamente. Al tempo stesso, tutta questa tecnica è solo un mezzo, non un fine in sé. L’obiettivo che sta perseguendo è qualcosa di diverso da una stampa perfettamente eseguita. Il suo scopo è raffigurare sogni, idee o problemi in modo tale che altre persone possano osservarli e rifletterci sopra.
L’illusione che l’artista desidera creare è soggettiva e molto più importante dei mezzi fisici oggettivi con cui cerca di crearla.
M.C. Escher, 16 novembre 1953
Non pensavo, quindi, che questa mostra a Palazzo Bonaparte, potesse stupirmi. Invece sì. E’ un’esposizione ricchissima interamente dedicata alla tecnica, alla bellezza, alle illusioni e ai sogni di uno tra i più celebri artisti grafici del mondo.
Numerose Xilografie, litografie e linoleografie, oltre a diverse installazioni che rendono la mostra fruibile anche da un pubblico più giovane riuscendo ad appassionare non solo gli adulti ma anche i bambini.
E’ molto coinvolgente, non solo perché ti da modo di vivere la realtà su più piani (suo gioco preferito) ma perché si entra nel suo mondo virtuale ipnotico alla ricerca costante dell’enigma.
Mi sono molto divertita. Immergersi nella terza dimensione da lui creata è appassionante.
Consiglio di dividere la visita in due parti.
Una da dedicare all’arte grafica bidimensionale tra le varie opere e xilografie e litografie, ed una da dedicare alla settima arte. Ebbene sì, le opere di Escher sono state spesso protagoniste in film cult.
La mostra
Andiamo per gradi, la mostra di Escher presentata a Palazzo Bonaparte è una delle più complete mai realizzate. Si divide infatti in 8 sezioni attraverso un percorso strutturato sui due piani dell’edificio. La prima sezione è dedicata agli inizi e alle influenze che il movimento Art Nouveau ha avuto sulle sue prime produzioni. Ampio spazio dedicato all’Italia e ai suoi viaggi nel Bel Paese e soprattutto al soggiorno a Roma.
Un altro paese che ha suggestionato molto l’artista olandese è la Spagna. Visita infatti Granada ed è affascinato dalle elaborate decorazioni geometriche in stile moresco da cui deriva l’interesse per le tassellature. Ciò che lo intriga è la possibilità di suddividere il piano con una o più figure geometriche ripetute all’infinito senza sovrapposizioni e senza lasciare spazi vuoti.
Di qui si passa quindi alle metamorfosi. La modificazione e successiva concatenazione di diverse tassellature permette di creare mondi illusori. Si diverte nella creazione di strutture impossibili, labirinti, le famose illusioni ottiche, la rappresentazione dell’infinito.
Con la maturità cresce il suo interesse per la geometria e la matematica, attratto da sfere, superfici riflettenti, solidi geometrici. Una parte della mostra è anche dedicata ai lavori di Escher su commissione mentre l’ultima sezione offre numerosi esempi di Eschermania.
La sua influenza sul lavoro creativo di molti artisti, musicisti, pubblicitari e fumettisti è straordinaria. E prevedo, sarà eterna.
Escher
31 ottobre 2023 -1 aprile 2024