ROMA – Sembra vivo! è una mostra “supervisiva” che, tra arte e filosofia, porta a una riflessione sul significato dell’essenza del visibile attraverso opere e figure anonime a grandezza naturale che riproducono, in modo quasi maniacale, la realtà.
La mostra Sembra vivo è un luogo dove bisogna addentrarsi con cautela. Ci pone a confronto con la realtà dove le sculture iperrealiste creano un cortocircuito nella mente dei visitatori.
Sappiamo che non sono reali, eppure quella pelle, i capelli, le barbe, le dita ci dicono il contrario. I corpi nudi ci scandalizzano, gli occhi ci ipnotizzano e quelle dimensioni, a volte perfettamente in scala e a volte sbagliate, ci confondono: Sembra vivo! Lo è davvero?
Esposte una vasta selezione di opere provenienti da collezioni di tutto il mondo che rivela il carattere internazionale del movimento iperrealista. Questa corrente artistica si sviluppò dagli anni ‘70 in poi evolvendosi costantemente in diverse forme. A variare non solo le tecniche adottate di modellazione, fusione e pittura della materia, ma la capacità di interpretare e rappresentare, per raggiungere livelli sempre più alti, l’immagine realistica della figura umana.
Le sculture iperrealistiche emulano le forme, i contorni e le texture del corpo umano creando una strabiliante illusione visiva.
Sembra Vivo
Nelle sale di Palazzo Bonaparte, nella mostra Sembra Vivo, si cammina tra l’estrema verosimiglianza delle sculture a grandezza naturale che imitano la presenza molto palpabile di un altro essere umano coinvolgendoti in un gioco destabilizzante tra realtà e apparenza.
La rappresentazione meticolosa dei dettagli lascia poco spazio alla fantasia. È un rebus tra il surreale e la veridicità dell’illusione travalicando il senso del vero.
…la prima mostra in Italia dedicata alla scultura visionaria e iperrealista dei più grandi artisti contemporanei internazionali, che con straordinaria abilità e creatività hanno dato vita a opere d’arte stupefacenti.
Le sculture cosiddette iperrealiste, come evoca il titolo della mostra, appaiono sorprendentemente vive e vivide, creando un’illusione di corporeità che sollecita riflessioni profonde sul confine tra arte e realtà.
Iole Siena, Presidente di Arthemisia
Il percorso della mostra suddiviso nelle varie sale segue sei sezioni attraverso le opere iperrealiste dei singoli artisti. Qui la traiettoria dell’iperrealismo rivela quanto la rappresentazione della forma umana sia stata soggetta a continui cambiamenti.
“Un’opera d’arte è realistica quando l’intenzione e la ragione che ne determinano la nascita […] non si limitano a confermare e informare la natura della sua realtà effettiva, ma agiscono per chiarirla e trasformarla”.
Maximilian Letze, Institut für Kulturaustausch, Tubinga
LA MOSTRA
Gli artisti presenti sono provenienti da diverse nazionalità (come da Stati Uniti, Italia, Spagna, Belgio, Gran Bretagna, Australia e altri paesi). Questo evidenzia il carattere internazionale del movimento iperrealista che continua a svilupparsi ed evolversi in tutto il mondo.
43 opere di 29 grandi nomi dell’arte iperrealista a livello internazionale: dalle creazioni scenografiche di chi viene dal mondo del cinema come Ron Mueck fino alla rappresentazione “sacra e violenta” di Berlinde de Bruyckere; dall’artista dello scandalo Maurizio Cattelan, fino alla coppia più discussa degli ultimi anni: Elmgreen&Dragset. E poi ancora Sam Jinks, Patricia Piccinini, John DeAndrea, Carole A. Feuerman, George Segal, Brian Booth Craig e molte altre “super star” del contemporaneo.
Il modo migliore per immergersi finalmente in questa estate 2023 è entrare in contatto con le opere di Carole A. Feuerman.
La scultrice americana è una dei maggiori artisti di rilievo che hanno dato vita al movimento dell’Iperrealismo alla fine degli anni ’70. Conosciuta per le sue iconiche bagnanti e ballerine, è l’unica donna al mondo a realizzare opere realiste da poter collocare in spazi esterni e a scolpire in questo stile. Infatti le opere di Carole Feuerman, oltre ad essere esposte in varie mostre, le troviamo esposte in spazi pubblici di tutto il mondo. Mi era rimasta impressa, in particolar modo, quella vista a Central Park a New York e quella al Canary Wharf a Londra. Successivamente avevo avuto modo di ammirarla alla Galleria d’Arte Moderna di Roma nell’inverno del 2021.
Vi sentirete in spiaggia anche ammirando le opere dell’artista belga Jacques Verduyn.
Opere che colpiscono…
L’opera esposta Lily di Jamie Salmon è davvero ipnotica.
Lo scultore inglese, utilizzando materiali come gomma siliconica, fibra di vetro, acrilico e capelli umani, crea un impatto quasi surreale nella costruzione dei dettagli più infinitesimali.
Jamie Salmon, noto esponente dell’arte contemporanea, (nato in Gran Bretagna nel 71 ma residente in Canada), illustrando le sue sculture dichiara: “Mi piace usare la forma umana come un modo per esplorare la natura di ciò che consideriamo “reale” e come reagiamo quando le nostre percezioni visive di questa realtà vengono messe alla prova. Nella nostra società moderna siamo diventati ossessionati dal nostro aspetto esteriore, e ora con la tecnologia moderna siamo in grado di alterarlo quasi come desideriamo. In che modo questo cambiamento esteriore ci influenza e come siamo percepiti dagli altri”.
Padroneggia al centro della sala un Andy Warhol gigante di Kazu Hiro. L’artista giapponese lo ricordiamo per aver vinto due premi Oscar per il miglior trucco e acconciatura nei film L’ora più buia nel 2017 e Bombshell, e due anni dopo con La voce dello scandalo, oltre ad essere stato candidato anche per Cambia la tua vita con un click (2006) e Norbit (2007).
Il confronto ci destabilizza sul piano della realtà e dell’immaginazione. E, se vogliamo, essere coinvolti in questo doppio gioco tra la veridicità dell’illusione e la realtà ci diverte anche.
Insomma la mostra Sembra vivo! è un’esperienza assolutamente da fare.
Dopo la mostra vi suggerisco, sempre all’interno di Palazzo Bonaparte, il nuovo Lifestyle & Food brand di ViVi a Piazza Venezia. Nella splendida e storica cornice del palazzo ci ritroviamo in un caffè dell’arte dal gusto francese e testimone dell’eleganza della capitale.
In homepage le iconiche bagnanti di Carole A. Feuerman: General’s Twin (2009-2011) e Catalina (1981) foto MyWhere©
Tutte le foto MyWhere©
Info Mostra:
Sembra vivo! Tra Realismo e imitazione opere visionarie e iperrealiste per stupirci e confonderci added by Fabiola Cinque on
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