Amburgo e street art: esempio di museo d’arte a cielo aperto

Amburgo e street art: esempio di museo d’arte a cielo aperto

AMBURGO – Individuare questa città come meta dove passare il ponte del 29 giugno (per i romani) o un altro weekend dell’anno è una scelta di cui non vi pentirete.

Meno famosa della capitale tedesca, Amburgo negli ultimi anni è sempre più ricercata da giovani viaggiatori. La seconda città della Germania è stata inserita dal quotidiano inglese The Guardian tra le dieci mete per vacanze giovanili.

Perché è economica, ha locali e disco ad alto tasso di divertimento, e sulle spiagge cittadine ci sono spassosi beach bar. Ma sopratutto è considerata una tra le città più vivibili d’Europa in cui si sta sviluppando una nuova classe creativa, giovane e intraprendente.

La compagnia Air Berlin collega le città di Milano, Roma e Napoli con l’Aeroporto di Fuhlsbütte, facilmente raggiungibile dal centro della città attraverso la linea ferroviaria S-Bahn S1.

Il turismo c’è, ed è sviluppato, ma con molta parsimonia. Quindi non si corre il pericolo di trovarsi in mezzo ad altri turisti come spesso avviene nelle città più gettonate.

Il turista scopre la modernità di Amburgo proprio nella sua parte più antica: passeggiando tra i ponti di ferro, costruiti tra gli edifici, si scorgono delle insenature tra i canali che si aprono nella parte vicino all’Elba dandole danno un aspetto da Venezia del Nord, sfociando nella maestosità dell’ultima grande opera realizzata: la Elbphilarmonie.

Il maestoso edificio sull’Elba, eretto sui resti di un antico deposito portuale, ridisegna lo skyline della città anseatica diventando il nuovo landmark del quartiere Hanfecity che sorge a ridosso dell’antico porto e svetta a 110 metri di altezza con un tetto irregolare che ricorda il moto delle onde.

Di Amburgo c’è ancora tutto un lato da scoprire. Da subito scopriamo che la sua ricchezza è cresciuta con il passaggio di mercantili di grande dimensione grazie al maestoso porto marittimo e della sua posizione sul fiume d’Elba ampio e navigabile.

Sappiamo di una città cosmopolita piena di vitalità grazie alla presenza di locali notturni dovuti anche al passaggio dei Beatles. Negli anni sessanta la band inglese scelse la città tedesca come simbolo della sua innovazione ed evoluzione musicale.

Sappiamo di una città chic grazie ai suoi quartieri residenziali silenziosi che quasi sono da contrasto al rumore delle gru della sua zona industriale e portuale.

Sappiamo di una città underground con case occupate e diroccate all’innovazione architettonica.

Quello che non sappiamo è che la vita culturale di Amburgo si muove attorno alla street art; presenza forte e sempre più in evoluzione.

Numerosi sono i turisti, che durante il loro viaggio nella città tedesca, scelgono di programmarsi il tour della street art. Appuntamento imperdibile ormai, perché attraverso murales e graffiti il visitatore può entrare nel vivo della città e dei suoi quartieri.

Schanzenviertel, Karoviertel, Gängeviertel and St. Pauli sono alcuni dei quartieri dove i ragazzi di Alternative Hamburg, che accompagnano i turisti durante il tour, spiegano loro curiosità, aneddoti e simbolo dei graffiti presenti in tutta la città.

Oltre ad ammirare ogni particolarità dei quartieri il visitatore sarà accompagnato tra l’arte di strada di Los Piratoz e di El Bocho artista tedesco di Francoforte diventato famoso per il suo personaggio “Little Lucy“, tratto dalla serie “Lucy, Fear of the Streets”, serie cecoslovacca degli anni Settanta.  Le sue opere sono poster sagomati (cut outs), incollati sul muro, che ritraggono Lucy, alle prese con il suo gatto.

Ogni pezzo è un unicum, che costituisce il tassello di una storia. Non esistono copie. El Bocho utilizza una carta speciale; che con l’esposizione al sole e agli agenti atmosferici, si amalgama con la superficie sottostante e si integra nell’ambiente.

Dai poster di El Bocho si passa alla grafica vettoriale dell’artista Sei Leise; uno dei street artist più produttivi in Germania.

Riconosciamo così le sue stampe semplici e con pochi colori: tra cui  nero, grigio, rosso e verde militare.

Quello che colpisce sono i soggetti delle sue opere. Bambini e adolescenti che catturano l’attenzione del visitatore su temi di tale vulnerabilità, solitudine e crisi personali.

Le sue figure sono quasi sempre di grandezza naturale e si adattano perfettamente al paesaggio urbano che li ospita.

Presente anche la street artist romana Alice Pasquini con il murale “We all swim in the same waters” . 

Nonostante il fatto che ci siano troppe persone che affliggono in mare per perseguire una vita migliore in questi giorni, dobbiamo continuare a ricordarci che siamo tutti parte di un mondo e, in questo senso, parte di un solo flusso d’acqua, mai in discesa, sempre verso l’alto – spiega l’artista italiana.

Questi alcuni esempi di come l’arte di strada di Amburgo è in continua evoluzione.

Un’arte significativa che in qualche modo vuole lanciare dei messaggi  sociali e politici ai giovani cittadini.

Scopriamo così una città sempre all’avanguardia in cui il turista ne esce sbalordito, scoprendo una città dai mille volti.

Ma il volto che le si addice di più è quello di un vero museo d’arte contemporanea a cielo aperto.

Amburgo street art

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Annamaria Gargani

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