ROMA – Nei miei due giorni di permanenza nella capitale non potevo non approfittare dell’occasione di assistere alla serata finale di una delle pietre miliari di cui la città eterna è leader indiscussa in Italia: il cinema. Il Roma Film Corto, che ha aperto le porte da quest’anno anche a concorrenti provenienti da tutto il mondo, è la celebrazione del cortometraggio d’autore, talenti in pillole che mi hanno piacevolmente sorpresa.
Il Roma Film Corto è una manifestazione annuale che è già arrivata alla nona edizione e ha saputo crescere esponenzialmente fino a raggiungere il successo attuale. Ideata e fondata da Roberto Petrocchi, regista, sceneggiatore, docente, la kermesse è un punto di riferimento, un focolaio da cui sono emersi molti talenti che attualmente lavorano nel campo del cinema e della televisione. La serata conclusiva ha avuto luogo il 17 dicembre nella splendida cornice della Casa del Cinema, in largo Marcello Mastroianni, praticamente all’ingresso di Villa Borghese arrivando da via Vittorio Veneto, una location d’effetto, con un passato che traspira ricordi di pellicole, di grandi stelle italiane, di memorabili film storici indelebili nella memoria comune. La cerimonia di premiazione è stata solo la chiusura di un lungo percorso che ha avuto inizio il 7 dicembre e che ha visto proiettate, in varie sale della capitale ma anche di altre località come Ostia, Marino e Viterbo, tutti i cortometraggi arrivati in finale, a seguito di un grande lavoro di selezione proprio in virtù dell’alto numero di partecipanti al concorso. Conduttrice della serata è stata l’attrice Marina Crialesi mentre la giuria d’eccezione era composta da importantissimi rappresentanti del mondo del cinema: presidente Giuliano Montaldo, regista, già presidente dell’Accademia del Cinema Italiano e del premio David di Donatello;
Marco Sunis, membro del comitato direttivo della Federazione Italiana Circoli del Cinema; Carolina Crescentini, attrice; Graziano Diana, sceneggiatore e regista; Gianni Quaranta, scenografo, premio Oscar per la migliore scenografia nel film Camera con Vista; Toni Trupia, sceneggiatore e regista. La presenza di tali nomi di esperienza del settore ha attratto al concorso giovani di grande talento perché il livello dei cortometraggi proiettati durante la serata finale, dunque quelli in concorso per i premi principali, erano davvero delle vere e proprie chicche d’autore in cui i registi e gli sceneggiatori hanno concentrato in pochi minuti spaccati di vita, emozioni intense, tormentate e, in alcuni casi, sguardi dissacranti sulle piccole illusioni che nascono libere nella nostra mente spesso senza alcun fondamento nella realtà. I vincitori dell’edizione Roma Film Corto di quest’anno sono stati: Valeria Angelozzi, Migliore Interprete Femminile per il film Mia Moglie di Federico Mottica; Renato Scarpa, Migliore Interprete Maschile per il film 48 ORE di Massimiliano Franciosa; Migliore Sceneggiatura al film Ieri e domani di Lorenzo Sepalone; Premio Ettore Scola Sezione Award Winning al film Lettere a mia figlia di Giuseppe Alessio Nuzzo; Miglior Cortometraggio Colosseo d’Oro al film: La legge del numero uno di Alessandro D’Alatri.
La serata di chiusura di Roma Film Corto è stata arricchita anche da performance musicali e poetiche, proprio per sottolineare l’intento e il desiderio del direttore artistico Roberto Petrocchi, di far diventare il festival un melting pot culturale, un incontro, un momento di contaminazione tra varie discipline che direttamente o indirettamente si legano al cinema e viceversa. I ragazzi del coro di Santa Cecilia, diretto dalla maestra Emanuela De Santis, hanno intonato le arie di Giù la testa di Ennio Morricone e di Romeo e Giulietta di Nino Rota, poi sono state premiate le migliori opere della mostra “Il cinema e le sue contaminazioni artistiche”, dei ragazzi dell’Istituto d’Arte di Marino, veri talenti figurativi che hanno rappresentato, con tecniche differenti e ognuno con il proprio punto di vista, l’emozione del cinematografo, a volte facendo correre la memoria alla meraviglia della nascita di un mondo di celluloide che era destinato a cambiare per sempre il vivere comune. Ancora spazio musicale con l’esibizione del pianista Marco Werba e del soprano Okiu Lee che hanno eseguito i brani Love story di Francis Lai, Una gita scolastica di Riz Ortolani ed Estaba la madre di Luis Bacalov, seguito dalla finale dello slam di poesia vinto dal napoletano Camillo De Felice, ironico, dissacrante, divertente interprete delle piccole manie dell’umanità.
Insomma Roma Film Corto si è confermato un appuntamento ricchissimo che ha incantato il pubblico in sala e che sarà un preludio al successo della prossima edizione su cui gli organizzatori si stanno già concentrando.
INFO: International Fest Roma Film Corto
Tel.: 06-97881278
Roma Film Corto