Mondo gatto. I gatti e la fotografia

Mondo gatto. I gatti e la fotografia

MONDO – Dopo avervi parlato del gatto nel tempo e nello spazio e del rapporto tra i gatti e i personaggi famosi, ho deciso di selezionare da questo libro di Alison Nastasi, Artisti and their cats, una serie di fotografie dove il gatto viene ripreso in braccio ad alcuni tra i più grandi artisti di sempre. 

Cari lettori e amici dei piccoli quadrupedi, questa volta ho scelto un criterio particolare. Ho selezionato esclusivamente per voi una serie di fotografie dove il gatto viene ripreso ma in braccio a un artista. È chiaro che il materiale fotografico era ricco e ampio, ho dovuto fare una selezione pensando anche di farvi cosa gradita data la particolarità dei due soggetti: da un lato il gatto medesimo e dall’altro l’artista che lo tiene in braccio. Quindi al posto del testo tradizionale dei precedenti due articoli, qui il testo viene sostituito da un’immagine fotografica molto efficace e anche molto suggestiva. Il parere me lo darete voi dopo al lettura di questo bizzarro piano sequenza sul rapporto tra i gatti e la fotografia.

BALTHUS

I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Iniziamo con Balthus, nome d’arte di Balthasar Kłossowski.

La gatta di Balthus si chiamava Mitsou e fino alla morte dell’artista, avvenuta nel 2001, lo chalet della Rossinière fu luogo di accoglienza per moltissimi gatti.

[© Martine Franck/Magnum Photos]

HENRI CARTIER-BRESSON

I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Passiamo ora a Henri Cartier-Bresson.

La foto del gatto è stata realizzata insieme a Martine Franck, sua moglie, che è riprodotta nell’ombra della foto medesima, dove il gatto Ulysse siede come un faraone sulla poltrona.

[Henri Cartier-Bresson/Henri Cartier-Bresson/Magnum Photos]

JEAN COCTEAU

I gatti e la fotografia
I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Il terzo artista di questa galleria fotografica è Jean Cocteau, che tiene in braccio una meravigliosa siamese di nome Madeleine. Cocteau sentenziò “L’uomo è civile nella misura in cui sa comprendere il gatto.”

[© Guardian News & Media Ltd 2007]

HERMAN HESSE

I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Hermann Hesse è il quarto artista selezionato, dimostrando una grande disponibilità a camminare dietro il suo gatto come il suo gatto.

[Hermann Hesse and cat/Martin Hesse Suhrkamp Verlag]

GUSTAV KLIMT

I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Ed eccoci giunti al quinto, il famosissimo Gustav Klimt, che aveva chiamato il suo gatto Katze, che è il nome tedesco del gatto.

[Photo by Imagno/Getty Images]

GEORGIA O’KEEFFE

I gatti e la fotografia
I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Al numero 6 si piazza la madre del modernismo americano, la pittrice Georgia O’Keeffe col suo  meraviglioso siamese.

[Photograph by John Candelario, Courtesy Palace of the Governors Photo Archives (NMHM/DCA) 165660]

FRANK STELLA

I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Frank Stella ci appare col suo gatto “guardiano” che, chiaramente, lo sta supportando mentre pensa ed elabora.

[Photo by Michael Tighe/Hulton Archive/Getty Images]

TOBIAS

I gatti e la fotografia
I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Il gatto nero di Tobias ha una dimensione assolutamente metafisica, che va oltre la foto stessa dell’artista.

[Photograph by Peter Fuerst © 2014 Artists Right Society (ARS), New York/VG Bild-Kunst, Bonn]

AGNES GARDA

I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Il gatto di Agnès Varda, al numero 9, forse è in attesa di essere ripreso in qualche film della sua adorata padrona.

[Photograph by Didier Doussin]

ANDY WARHOL

i gatti e la fotografia
I gatti e la fotografia. Dal libro Artists and their cats

Chiudiamo questa rassegna con l’ultima immagine con Andy Warhol e il suo misterioso gatto. Da un regalo a quattro zampe di Gloria Swanson all’artista sono nati poi tanti gattini, tutti chiamati Sam.

[© 2014 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc./Artists Right Society (ARS), New York]

Cari lettori, spero vi siate divertiti con questa galleria di gatti e artisti famosi e vi dò appuntamento fra quindici giorni con un altro articolo dedicato ai gatti nella letteratura.

Se volete poi approfondire il rapporto fra i gatti e la fotografia vi consiglio vivamente di proseguire la lettura di questo libro che vi ho presentato qui selezionando solo alcune di tutte le meravigliose foto pubblicate nel testo. In ogni caso vi ricordo qui info sul testo:

Artists and their cats 

di Alison Nastasi

Edito da Chronicle Books, San Francisco, USA.

Il sito della casa editrice lo trovate cliccando a questo link.

 

Federico Grilli

4 Responses to "Mondo gatto. I gatti e la fotografia"

  1. giuliana d'urso   3 Aprile 2020 at 15:21

    Bellissimi miciotti! Con le loro pose ed espressioni sembrano davvero riflettere la personalità dei loro padroni. Alla prossima serie!

    Rispondi
    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   3 Aprile 2020 at 15:24

      io trovo che leggere l’espressività del personaggio affiancata a quella del micio compagno di viaggio sia una chiave di lettura geniale!

      Rispondi
  2. Stefano Maria Pantano
    Stefano Maria Pantano   9 Aprile 2020 at 13:23

    Pezzo interessante. Meravigliose le immagini. Non ricordo se proprio Cocteau abbia detto: “Preferisco i gatti ai cani perché non esistono gatti-poliziotto”. Sui felini domestici sono stati versati fiumi d’inchiostro. Personalmente amo i gatti più dei cani, che dal canto loro sono vere e proprie persone in grado di aiutare spesso materialmente gli umani in diverse azioni, per il loro particolare magnetismo. Sono apparentemente freddi e distaccati, ma hanno un modo particolare di dimostrare la loro affettività. Dico affettività perché resto convinto che ne abbiano una, non è vero che si tratta solo del condizionamento di Skinner legato ai bisogni primari. Per lo meno, quello c’è, ma non è tutto lì. Il gatto decide quando avvicinarsi e lasciarsi avvicinare. Detesta l’attaccamento morboso che viene dallo sfogo delle mancanze personali represse. È indipendente ma ha bisognoso di cure allo stesso tempo. Rispecchia pienamente la teoria dei ricci e il sottile equilibrio delle distanze da tenere gli uni verso gli altri per non urtarne l’epidermide. È questo che mi piace dei gatti. Per questo sono gli unici ai consenta realmente di avvicinarsi a me. Le persone invece fanno con agghiacciante naturalezza cose che loro non si sognerebbero neppure.

    Rispondi
    • Federico Grilli
      federico grilli   9 Aprile 2020 at 17:39

      Ho letto il commento del signor pantano, complinenti ha un ottima conoscenza del mondo gatto! molto bene soprattutto per lui dato che gli adorati gattoni trasmettono solo energie positive. un caro saluto!

      Rispondi

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