L’arte illumina il centro storico di Napoli: le fantastiche immagini al MANN e al MADRE

L’arte illumina il centro storico di Napoli: le fantastiche immagini al MANN e al MADRE

NAPOLI – Da lunedì 18 gennaio, il MANN riapre al pubblico. Il Direttore Giulierini: “L’arte e la bellezza ci preparano alla rinascita. il Museo sempre più vostro”. Sarà possibile visitare collezioni permanenti e mostre in programma, tra cui gli Etruschi al MANN: 600 reperti inediti che raccontano il loro dominio in Campania e non solo.

RIAPERTURA del MANN

In un momento così difficile per i musei italiani, chiusi a causa della pandemia, l’arte illumina il centro storico di Napoli grazie ad un’iniziativa davvero interessante. Quale? Fino al 10 gennaio, 60 capolavori verranno proiettati sui portoni del MANN e del MADRE (distanti 900 m) in un dialogo tra archeologia e contemporaneo. Le immagini spettacolari rappresentano un augurio per un 2021 diverso, e per una nuova rinascita dei musei italiani. I due poli culturali proiettano sui portoni una selezione delle proprie opere, circa 60. Che sia un 2021 nel segno della bellezza. È questo il bel messaggio che il MANN e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre hanno voluto infondere ai cittadini di Napoli e non solo.

Daniel Buren, Axer Désaxer

Le immagini scelte sono quelle di alcuni capolavori dell’archeologia custoditi al MANN (dal Toro Farnese alla Venere Callipigia, dalla Battaglia di Isso alla Flora, dalla Megalografia di Boscoreale al Cavallo Mazzocchi, per citarne solo alcuni), in suggestivo dialogo con alcune delle opere che, ospitate nel Museo regionale di via Settembrini, sono firmate da protagonisti dell’arte contemporanea (da Mimmo Paladino a Francesco Clemente, da Daniel Buren a Rebecca Horn, da Mathilde Rosier e Marisa Albanese a Jannis Kounellis).

“VOGLIAMO SVILUPPARE UN VERO DISTRETTO CULTURALE”

Megalografia con personificazione della Macedonia, della Persia e del filosofo greco, affresco

In un gioco di movimento e dissolvenze, le proiezioni in loop  proseguono ogni giorno (fino al 10 gennaio), dalle 18 fino alle ore 22, e sono accompagnate da una campagna social sulle piattaforme digitali dei due Musei: per contraddistinguere la condivisione di contenuti, scelto il logo comune ‘Mann/Madre/2021/per l’arte’.

Il progetto aderisce alla campagna di comunicazione digitale lanciata dal MiBACT “L’Italia rinasce con un fiore” e l’hashtag #VaccineDay.

Jannis Kounellis, Senza titolo

“MANN e Madre non intendono solo sviluppare le connessioni tematiche esistenti tra archeologia ed arte contemporanea, in un percorso già precedentemente sperimentato con singole esposizioni, ma soprattutto fare rete per aiutare lo sviluppo di un vero distretto culturale”, spiegano il Direttore del Mann, Paolo Giulierini, e la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre, Laura Valente.

PROGETTI ESPOSITIVI INTEGRATI NELLA CITTA’

Daniel Buren, Axer Désaxer

Distanti poco meno di un chilometro, i due istituti hanno sede in palazzi monumentali e sono punto di riferimento per i cittadini del centro storico di Napoli. Entrambi i Musei, negli ultimi anni, si sono posti come soggetti attivi in rapporto con le istituzioni territoriali per promuovere politiche sociali rivolte alle fasce più svantaggiate.

Vadim Stein, The Floating Grace

“La collaborazione, già a partire dal 2021, si concretizzerà, così, in progetti espositivi integrati pienamente nel quartiere, con attività didattiche e di inclusione per le giovani generazioni. Il primo anno la progettualità ruoterà attorno al tema del Mediterraneo”, concludono Giulierini e Valente “E coinvolgerà i massimi esperti e curatori ma anche giovani creativi under 35, proprio in nome di un’archeologia contemporanea che sappia far dialogare segni, relazioni e visioni differenti”.

Punizione di Amore, affresco, da Pompei

Il protocollo d’intesa includerà anche percorsi di formazione di nuove professionalità, summer school e residenze, destinate a studenti universitari ma anche a giovani creativi nonché borse di studio e premi per alunni, ricercatori e artisti.

 

Crediti foto: Amedeo Benestante

 

Redazione

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