I begli esempi della rete: il successo di Pianosolo, il primo portale dedicato al pianoforte in Italia

I begli esempi della rete: il successo di Pianosolo, il primo portale dedicato al pianoforte in Italia

“Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita”. (La leggenda del pianista sull’oceano)

ITALIA – Lezioni, tutorial, consigli e approfondimenti; e ancora, corsi di piano, di solfeggio, percorsi didattici e interviste ai grandi pianisti italiani e internazionali. Questo e molto altro è Pianosolo, il primo portale in Italia dedicato al pianoforte. E il suo successo non sembra arrestarsi. A raccontarcelo è Paola Parri, una delle sue figure chiave.

In questi giorni così difficili dove le precauzioni contro la diffusione del Covid-19 ci hanno inevitabilmente immobilizzato, c’è un modo per evadere e viaggiare con la fantasia: la musica, e in questo senso niente è come il pianoforte. È uno strumento unico dalla storia leggendaria e dal presente florido. Per avere un buon tocco e saperlo suonare, occorrono dita d’acciaio in guanti di velluto, ma soprattutto occorre conoscere la sua storia e soprattutto chi l’ha fatta e chi la sta facendo.

In Italia, gli appassionati hanno trovato la loro Meccah nel portale Pianosolo, il primo sito nel nostro paese dedicato interamente al pianoforte. E il successo che sta riscontrando (quasi 60 mila iscritti sul canale YouTube e 41.000 followers sulla pagina Facebook) non può che farci piacere. Per conoscere questo straordinario progetto abbiamo intervistato una delle sue figure chiave, vale a dire Paola Parri.

L’EVOLUZIONE DI PIANOSOLO

Ci parlate del vostro progetto? Quali sono gli obiettivi di Pianosolo?

Pianosolo nasce con un obiettivo ben preciso: la divulgazione musicale, in particolare di tutto ciò che ruota intorno al mondo del pianoforte. Senza limiti di linguaggi musicali, pubblichiamo notizie, lezioni con video tutorial, interviste, recensioni, articoli di approfondimento, reportage e opinioni sulle novità del mondo pianistico, perseguendo proprio il fine di una capillare divulgazione della cultura musicale a tutti i livelli. Siamo nati dall’unione di due blog personali, quello di Giulio Cinelli, content manager e web marketing del portale, e quello di Christian Salerno, che si occupa della sezione didattica. Inizialmente questa aggregazione è stata un po’ casuale e ha dato origine a un blog, ma nel tempo, con la crescita delle visite e un evidente interessa da parte dei numerosi utenti questo blog è diventato un portale articolato in diverse sezioni. Oggi parliamo ai nostri utenti sulle pagine web del sito, sul canale YouTube e sui social collegati.

Da qualche tempo avete invaso YouTube. Vi aspettavate questo successo?

Sinceramente al nostro esordio, nel lontano 2009, no, non ci aspettavamo che una tematica come quella legata al pianoforte potesse suscitare un interesse di massa, non credevamo nei grandi numeri e di fatto i video che producevamo all’inizio erano molto artigianali, come dire, “fatti in casa”. Quando abbiamo compreso la portata dell’interesse verso il nostro canale abbiamo cominciato a fare sul serio, acquistando attrezzature adeguate, curando il montaggio dei video e lavorando molto sul marketing, sulla promozione e sulla comunicazione e i risultati sono noti. Oggi il nostro canale YouTube vanta 60.000 iscritti e oltre 400 video caricati.

I GIOVANI AMANO ANCORA IL PIANOFORTE? 

Ludwig Van Beethoven. Nel 2020 si sono celebrati i 250 anni dalla sua nascita

Il vostro pubblico ha una targettizzazione ben precisa? Ci sono anche giovani che si sono avvicinati al pianoforte?

Impossibile categorizzare il nostro pubblico. Il mondo del pianoforte ha una platea così ampia tra professionisti e semplici appassionati che copriamo un target molto ampio per età. Possiamo con orgoglio affermare che la nostra attività ha sicuramente contribuito ad avvicinare le persone al mondo della musica e più in particolare alla pratica pianistica. Ci siamo adoperati sin dagli esordi, ben 11 anni fa, affinché passasse il messaggio che tutti possono suonare uno strumento musicale, che non esistono limiti di età o di conoscenze pregresse e che basta volerlo. Resta inteso che ognuno ha obiettivi personali commisurati alle proprie capacità e al tempo a disposizione, ma anche solo riuscire a suonare un piccolo brano può essere fonte di una soddisfazione immensa e il tono colloquiale, divulgativo che abbiamo adottato è stato a nostro parere la chiave della risposta positiva che abbiamo ricevuto da chi ci segue. Abbiamo tentato di scardinare il pregiudizio che certa musica, la classica in particolare, sia musica “difficile” e non alla portata di tutti, auspicando così di contribuire anche alla formazione di nuovo pubblico per questo settore. D’altro canto abbiamo tenuta aperta la porta a tutti i generi: il jazz, il pop, il rock e via dicendo, trattando i differenti linguaggi con pari dignità.

Il vostro canale è più indirizzato agli esperti o a chi vuole cominciare con il pianoforte?

Il nostro canale ha una doppia anima. La prima è quella di avvio alla didattica, allo studio, che, per la natura stessa delle nostre pubblicazioni, video per lo più, ha un target spesso rappresentato da autodidatti di qualunque età e per vari motivi. C’è il giovane che aveva iniziato a studiare e poi ha dovuto abbandonare per motivi personali ma non ha mai rinunciato veramente, c’è il pensionato che cerca di realizzare il suo sogno nel cassetto, cioè suonare il pianoforte, c’è l’introverso che non sostiene lezioni in presenza e si sente più a suo agio a intraprendere un percorso di apprendimento in solitaria. Insomma un caleidoscopico universo di persone innamorate del pianoforte che su Pianosolo trova un valido supporto e un punto di riferimento, tanto che da poco meno di 3 mesi abbiamo dato vita a una piattaforma parallela dedicata espressamente alla didattica: www.maestro.pianosolo.it.

C’è poi una seconda anima di Pianosolo che è quella della divulgazione culturale rappresentata da numerosi contributi video come interviste a grandi o giovani artisti, recensioni di dischi, libri o pianoforte reportage dai festival e concorsi a cui partecipiamo in qualità di media partner in Italia. Su questo versante abbiamo un maggior riscontro da parte di esperti del settore, tra artisti, etichette ed editori musicali, venditori e distributori di pianoforti.

Dunque è difficile definire un destinatario univoco per la nostra produzione.

COME EMERGERE NEL MONDO DELLA MUSICA: IL PUNTO DI VISTA DI PAOLA PARRI

C’è un consiglio che vi sentite di dare a chi vuole iniziare allo strumento?

Non importa dove, come e quando cominciate, l’importante è cominciare! … tenendo sempre presente il motivo per cui si decide di studiare lo strumento e avere tanta tanta pazienza. Spesso ci si aspettano risultati immediati in tempi rapidi, ma in musica nulla è veloce e la costanza è una delle qualità fondamentali nello studio. I risultati arrivano gradualmente, ma perseverando arrivano. Un altro consiglio che mi sento di dare è: ascoltate tanta musica! Spesso ci si concentra sullo strumento, ma l’ascolto è una disciplina fondamentale per educare l’orecchio e maturare una certa musicalità.

In Italia i talent o i festival sembrano essere l’unica via per riuscire a sfondare nel mondo della musica. Esiste una terza via?

Dipende dal contesto e dal tipo di musica di cui parliamo. In generale oggi non è semplice affermarsi sulla scena musicale. Il livello musicale dei giovani artisti è molto elevato, nel senso che ci sono tanti bravissimi musicisti e questa numerosità spesso crea una saturazione nell’offerta. In generale oggi ai canali tradizionali è impossibile non aggiungere il ruolo dei social che, se ben gestiti, offrono una visibilità enorme che talvolta (purtroppo) prescinde anche dalla qualità artistica della musica proposta. Questo per dire che successo non equivale sempre a buona musica e che ci sono tanti giovani che meriterebbero un pubblico più ampio. Noi su Pianosolo cerchiamo di offrire uno spazio a questo valore artistico, ma in generale posso affermare quanto già detto per lo studio: perseveranza, dedizione e talento sono sempre la base di partenza verso una carriera musicale. Senza questa triade nessun talent o festival produrrà carriere durature nel tempo.

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Paolo Riggio

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