Il tradizionale dolce francese Napoléon in onore delle celebrazioni dei 200 anni

Il tradizionale dolce francese Napoléon in onore delle celebrazioni dei 200 anni

ROMA – In occasione dei 200 anni dalla scomparsa di Napoleone Bonaparte, il 5 maggio la pasticceria Grué di Felice Venanzi e Marta Boccanera presenta il Millefoglie, iconico dolce francese conosciuto anche come Napoléon. 

Da imperatore, a tavola, non disdegnava l’uso delle mani, diventando a volte fonte di imbarazzo per i presenti. Napoleone Bonaparte era un commensale sbrigativo, qualcuno direbbe inappropriato, consumava i pasti in pochi minuti e i suoi ospiti non riuscivano a seguire il ritmo vertiginoso con cui li divorava. Immagino quindi, cosa avrebbe combinato e in quanto tempo avrebbe fagocitato il Napoléon. Che cos’è? È il Millefoglie presentato dalla pasticceria Gruè in occasione dei 200 anni dalla morte dell’ei fu, siccome immobile. Il 5 maggio 1821 infatti, l’Imperatore francese esalava il suo ultimo respiro all’Isola di Sant’Elena, senza aver mai assaggiato il dolce dedicato alla sua figura.

Cuisiniers e amanti dei di tutto il mondo, ammirate e prendete appunti. Il Millefoglie Gruè prevede una preparazione declinata in 4 varianti: nocciola, cioccolato, pistacchio, fondente monoriginine e lampone.

Il Millefoglie Napolèon

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO: CONOSCETE LE ORIGINI DEL MILLEFOGLIE? E PERCHE’ SI CHIAMA NAPOLÈON?

Millefoglie Gruè.

Il Millefoglie è sempre stato uno dei miei dolci preferiti, ma fino ad oggi non ne conoscevo le origini. Insomma, siamo sicuri che nel nome Napoleon ci sia un omaggio a Bonaparte e non uno scherno? Le teorie sono diverse. Quel che è certo è che il Millefoglie viene chiamato Napoléon fuori dalla Francia. Ebbene sì. Chi ha dato inizio a questa nomea? I russi, che soprannominarono il Millefoglie Napoléon subito dopo la liberazione di Mosca avvenuta nel 1812 proprio dall’attacco dell’Imperatore.

Del Millefoglie se ne rinvengono le prime tracce nel libro Cuisinier françois di François Pierre de La Varenne del 1651.

Il mio incontro con Marta Boccanera di Gruè. Foto Marco Serri©

In seguito la ricetta è stata perfezionata da Marie-Antoine Carême. Carême, che scriveva alla fine del XVIII secolo, considerava la ricetta di “antiche origini”.

Qualche altra curiosità su questo dolce storico? Che può essere anche salato – esistono infatti ricette con formaggio e spinaci o altri ripieni – oppure che in USA esiste una gara annuale per stabilire la migliore torta millefoglie dello stato della Victoria.

UN MILLEFOGLIE PER IL 5 MAGGIO: LE VERSIONI DEL NAPOLÈON

Millefoglie Caramello e Nocciola.

Avete voglia di dolci? Smettetela di leggere questo pezzo, è un avvertimento. Il petit Napoléon ha come base la crema chantilly, montata con panna fresca al 60% e crema pasticcera per il restante 40%. Ogni versione riflette la metodica ricerca sulla materia prima e sul bilanciamento perfetto dei singoli ingredienti, tratti distintivi che da sempre caratterizzano Grué sul panorama artigianale romano e nazionale.

Dal Millefoglie più classico con Crema chantilly e fragoline di bosco, per passare a uno dal gusto più complesso, che alterna note dolci a note più sapide e croccanti, con Crema chantilly alla nocciola, nocciole pralinate e caramello salato, a un altro più da meditazione, dal gusto avvolgente, con Crema chantilly e Zabaione con Marsala invecchiato 15 anni e gocce di cioccolato fondente monorigine al 68% o l’ultimo, il più sofisticato perché, con Crema chantilly, pistacchio di Bronte e pistacchio di Sicilia con lamponi freschi all’interno.

Foto Marco Serri©

Il Millefoglie di Grué viene preparato secondo l’originale ricetta a eccezione della sfoglia. Con l’utilizzo di un burro di altissima qualità la pasta risulta estremamente fragrante mentre gli altri ingredienti, rigidamente selezionati, hanno conferito alla torta quel passo in più che la rende indimenticabile al primo assaggio: dal burro fresco alle uova di allevamento a terra, dallo zucchero di destrosio, con un potere dolcificante più basso del semolato, allo studio dell’altezza ideale che per il Millefoglie è compresa tra i 6 e gli 8 cm.

Caro Napoleone, se fossi ancora in vita un Millefoglie l’avresti sicuramente gradito e forse te lo saresti gustato non a modo a tuo, ma con calma e sangue freddo godendoti ogni momento del Napoleòn!

Fabiola Cinque

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