CARPINETO ROMANO (RM) – Ancora grandi ospiti per la chiusura del Festival. Vi avevamo presentato il programma della rassegna Carpineto Romano Estate di agosto con l’intervista a Emanuela Massicci, Assessore alla Cultura e all’Istruzione del comune. Qui vi raccontiamo degli spettacoli visti e delle aspettative per quelli in programma in quest’ultima settimana di Agosto.

Quando parliamo di Carpineto Romano, parliamo di una delle cittadine più interessanti che rivestono il tessuto provinciale di Roma entro il comprensorio orografico dei Monti Lepini. E’ forse questo, ma non solo, uno dei segreti del successo di Carpineto Romano Estate, rassegna artistica che ha accompagnato cittadini e turisti a luglio e per tutto il mese di agosto per chiudere in bellezza con il Pallio della Carriera 2021.

Carpineto Romano è una meta polivalente. Qui è possibile cimentarsi nel trekking e nello slow tourism –  le vette superano i 1500 metri – ed è facile rimanere colpiti dalle particolari grotte e doline di origine carsica. Ma lo slow tourism e gli itinerari non sono l’unico punto di forza di questa straordinaria location. L’assetto urbano del paese, medievale, rinascimentale, ma anche barocco e moderno, rubano il fiato.

E poi, se si vuole approcciare un tour religioso o contemplativo, qui c’è veramente di tutto. Qualche esempio? La Chiesa di Sant’Agostino (XI secolo) la Chiesa di San Leone Magno (XIX secolo) fino ad arrivare alla Chiesetta della Santissima Annunziata e a quella di San Michele che rievoca l’era romanica.

STORIA E CURIOSITA’ SU CARPINETO ROMANO

Non tutti sanno che il nome Carpineto, secondo la leggenda, deriva dal nome di Silvio Carpeto, un diretto discendente di Enea. La storia invece ci dice che i primi abitanti della zona si insediarono in prossimità del monte La Foresta, prendendo il nome di Karpineta dai boschi circostanti di carpino.

Abitato dai Volsci in età preromana, è invece in età medievale che Carpineto inizia ad affondare ufficialmente le sue radici. Le prime tracce della sua esistenza risalgono infatti al 1077.

Nel corso degli anni, Carpineto fu animato da numerose famiglie della nobiltà laziale, fino a quando alla fine del XVI secolo fu acquistato dal cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Donna Olimpia Aldobrandini, sorella del cardinal Pietro, ne fece il suo “bello stato”, accorpando i territori dei vicini comuni di Montelanico, Gorga, Gavignano e Maenza.

In quel periodo Carpineto divenne un ducato. A contribuire ad aumentarne il fascino e la bellezza ci pensarono anche i grandi artisti dell’epoca. Uno di questi? Caravaggio, che realizzò il San Francesco in meditazione per secoli custodito nella sacrestia della chiesa di San Pietro Apostolo.

Medioevo, Rinascimento, ma anche età napoleonica. Carpineto, nel XIX secolo, conobbe l’avanzata delle truppe di Napoleone ed entrò con il resto del Lazio nel Primo Impero francese. In quel tempo nacque Gioacchino Pecci, destinato a diventare papa Leone XIII qualche decennio più tardi, aumentando così ulteriormente lo stretto connubio tra la città e le dinastie ecclesiastiche.

PERCHE’ IL CARPINETO ROMANO ESTATE E’ UN EVENTO IMPERDIBILE

Grandi ospiti, letteratura, musica, teatro, libri, concerti e folklore. A luglio e ad agosto abbiamo assistito ad incontri letterari, concerti ed esibizioni musicali di rilievo internazionale, performance teatrali per finire poi con quelle della tradizione locale, tra cui, non in ultimo, la cultura enogastronomica.

In queste settimane (e non è ancora finita) abbiamo ammirato una serie di eventi che hanno rappresentato un vero e proprio inno alla cultura. Penso ad esempio al meraviglioso e coinvolgente concerto di Enrico Capuano e Tammurriatarock di cui vi parleremo nel dettaglio attraverso un’intervista all’artista, o penso alla rievocazione enogastronomica nella tenuta degli Aldobrandini.

E ancora, ci resta impressa nella mente la performance di chiusura dei Lepini Blues Festival firmata Matteo Sansonetto, eclettico e girovago musicista dalle sonorità blues dal tipico sapore West Side che il 22 agosto scorso ci ha fatto scatenare con la sua musica e il suo carisma, scendendo più e più volte dal palco per suonare la sua chitarra dinanzi ai tanti spettatori.

Ciò che resta di questo festival è la sua storia che non si interrompe mai, anche in questi mesi difficili caratterizzati dalla pandemia. È stato bellissimo assistere al ritorno degli artisti di strada dopo tanti giorni di difficile attesa. La cultura e gli artisti come sempre fanno la differenza, così come la buona organizzazione che ha come comuni denominatori le figure del sindaco Stefano Cacciotti e dell’assessore alla cultura Emanuela Massicci.

DAL PALLIO ALLA CARRIERA A BRUSCO: L’ESTATE PROSEGUE A CARPINETO ANCHE A FINE AGOSTO

Cristianità, musica, risate e storia. Il programma di fine agosto del festival resta ricco, forse più che mai. Si parte con la comicità di Federico Palmaroli, lo spassoso ideatore de Le più belle frasi di Osho che sarà presente a Carpineto mercoledì 25 agosto alle 21:30.

Nell’ultimo weekend dell’ottavo mese dell’anno, si susseguiranno la Solenne Processione di Sant’Agostino, patrono della città, l’apertura delle Hosterie Rionali e il concerto dell’icona reggae Brusco.

Per concludere, l’evento più importante, il Pallio alla Carriera, rievocazione storica in costume seicentesco che vede ogni anno oltre 400 figuranti, pronti a salutare la venuta della Duchessa nelle terre di Carpineto, Donna Olimpia Aldobrandini, ed in suo onore viene indetta la “Carriera”, gara equestre all’anello tra i sette Rioni Storici di Carpineto. Al vincitore l’arazzo del Pallio, dipinto ogni anno dai più grandi maestri dell’arte contemporanea italiana ed internazionale.

COME PRENDERE PARTE AL PALLIO ALLA CARRIERA 2021

Prenota il tuo posto per la gara del Pallio della Carriera 2021. Clicca QUI oppure chiama al numero 0697180028.

Domenica 29 agosto, dalle ore 15, sarà possibile accedere al campo sportivo muniti della ricevuta di prenotazione e della certificazione verde Covid-19.

@comune.carpinetoromano

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Fabiola Cinque

Napoletana fino alla milionesima generazione (dal 1.400), nobile d’animo ma non più per albero genealogico, viaggiatrice e curiosa delle bellezze e delle stranezze del mondo riporto tutte le mie impressioni attraverso tutti i sensi che abbiamo e che vogliamo usare. Di estrazione e definizione “fondista”. Azzurra di nuoto per tutte le distanze più lunghe e massacranti che vi possono venire in mente. La fatica è il mio karma. Mai nulla regalato, tutto conquistato. La comunicazione e la pubblicità sono la mia anima, la moda la mia vita presente e futura. Vivo in un paese bellissimo dal quale desidero sempre di allontanarmi, per tornare e riassaporare i profumi ed i sapori. La mentalità e l’amore sono anglosassoni, ma d’altronde si sa, i Borboni sono stati dominati dai francesi come gli inglesi e gli spagnoli, quindi le mie origini ed il mio essere è globale, sono bastarda dentro.

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