Juliette Binoche: una vita per il Cinema

Juliette Binoche: una vita per il Cinema

ACCADDE OGGI – Oggi, 9 Marzo, compie gli anni questa affascinante attrice francese. Ripercorriamo il suo cammino pieno d’incontri artistici e di amori da grande schermo.

I giornalisti transalpini difficilmente citano l’età delle loro star, ma “io sono nata in provincia di Firenze, lontano da Parigi”: Juliette Binoche classe 1964. Dopo avervi parlato di un’altra perla del cinema francese, Sophie Marceau, vi racconto oggi di una donna splendida, di gran classe e che entra di diritto nella storia del cinema europeo. Ha vinto i maggiori premi d’interpretazione: la Coppa Volpi, L’Orso D’Argento, L’Oscar, il Premio Cesar, ed il Prix d’interpretation feminine al Festival di Cannes.

Stiamo parlando quindi di un’attrice dalle grandi qualità, una donna che ha saputo ricoprire ruoli diversi con grande verità. Fra i film nei quali ha dimostrato maggiormente il proprio talento possiamo citare: Il paziente inglese, Chocolat, Tre colori-Film Blu, L’insostenibile leggerezza dell’essere. Juliette Binoche in Italia è stata doppiata da molte brave attrici, ma fra loro vorrei citare Alessandra Korompay perché la ritengo davvero perfetta nel regalare la voce alla star parigina.

JULIETTE BINOCHE: DNA ARTISTICO

juliette binoche

Figlia di Jean-Marie Binoche, un mimo, regista teatrale e scultore francese e di Monique Stalens, un’attrice polacca. Ha soltanto tre anni quando i genitori si separano, ma per fortuna entrambi continueranno a vivere a Parigi così che la piccola Juliette potrà continuare a frequentare entrambi. Vive con la madre, ma vede spesso anche il padre. In entrambe le case si respira cinema, teatro, recitazione, non si parla d’altro.

All’età di 15 anni i genitori decidono sia grande abbastanza per iniziare a lasciare il nido. Viene mandata a studiare in una scuola superiore specializzata in arte e pur rimanendo a Parigi, vive nella struttura lontana dagli affetti. Una scelta dirà il padre, per formarle il carattere e per toglierli quelle sicurezze che un salotto familiare regala. Finiti questi studi viene iscritta al Conservatorio Nazionale Superiore Di Arte Drammatica. Un cammino impostato dai genitori, nel quale però Juliette si è sentita subito a suo agio.

Per garantirsi una propria autonomia, come ogni ragazza emancipata, alterna gli studi con un lavoro da commessa in un negozio di abbigliamento e come modella per un pittore di Montmartre. A 18 anni arriva la prima piccola particina nel film indipendente Liberty Belle. Da cosa nasce cosa, passano alcuni anni ed arriva la sua prima grandissima occasione. A 24 anni ottiene il primo ruolo importante in L’insostenibile leggerezza dell’essere di Philip Kaufman.

JULIETTE BINOCHE E I SUOI AMORI

juliette binoche

La carriera, la vita e le persone che frequenta nel quotidiano la portano ad incontrare uomini che come lei hanno scelto il cinema. Gli amori di Juliette, infatti, fanno tutti parte del grande circo del cinema, di quel numeroso gruppo di camper che si muovono in gregge da un set all’altro. Dal 1986 al 1991 è stata legata al regista francese Leos Carax, famoso ai più per aver girato Rosso Sangue, film ultra-premiato a Berlino nel 1987. Dal 1994 al 1997 ha avuto una relazione con l’attore Oliver Martinez, altro bellissimo francese protagonista nello struggente film L’amore Infedele di Adrian Lyne, dove recita al fianco di Richard Gere e Diane Lane. Poi nel 1999 sul set di I figli del secolo conosce un altro interprete francese: Benoit Magimel. I due hanno una figlia insieme di nome Hannah, nata nel 2000.

Nel 2004 finisce anche questa storia e Juliette s’innamora del più famoso Mathier Almaric, che molti di voi possono ricordare nel ruolo del cattivo in Quantum of Solace, 22° capitolo della saga di James Bond. Fra i due attori pare esserci stato un grande amore, ma durato solamente un anno. Dodici mesi di passione e litigi fra due grandissime star del cinema francese. Molti legami dovuti alla sua voglia d’innamorarsi e ad un carattere non semplicissimo.

JULIETTE BINOCHE E LA DANZA

Juliette Binoche è l’attrice più pagata della storia del cinema francese, ha lavorato in moltissimi paesi e la sua notorietà parte dall’America per arrivare in Giappone. Oltre ai suoi innumerevoli impegni cinematografici, nel 2008 ha trovato il tempo di dedicarsi alla danza contemporanea. Grazie al coreografo inglese originario del Bangladesh Akram Khan, ha studiato per quasi un anno le tecniche della danza.

Ha usato questa nuova arte per recitare da protagonista a Broadway. Era infatti la star di uno spettacolo intitolato In I. Con la compagnia è partita dagli States alla volta di un tour mondiale. Come veicolo promozionale per questo spettacolo, ha deciso di comparire sulla copertina di Playboy. La sua naturale bellezza accompagnata da forme classiche l’ha resa un’icona del suo tempo e l’ha aiutata anche nella danza.

LA SIGNORINA JULIE

Per concludere vogliamo parlare anche di una delle sue tante esperienze teatrali. Nel 2011 interpreta la protagonista in La signorina Julie, durante il Festival teatrale di Avignone. Si tratta di una tragedia in un atto unico del 1888 scritta dallo svedese August Strindberg. La Binoche è Julie, una venticinquenne bella e ricca che scopre sulla sua pelle le difficoltà nell’interagire con una classe sociale distante. Può sembrare un argomento arcaico, ma invece è un tema molto presente ancora oggi. La Binoche è bravissima a far rivivere questa storia di fine Ottocento, a mostrare i sentimenti di Julie e la sensibilità di questo personaggio che al tempo addirittura fece scalpore per il suo aspetto puritano.

Julie, venticinquenne figlia di un conte, passa la serata di San Giovanni alla festa della servitù, mentre il padre è assente. Cerca di sedurre il giovane cameriere Jean, il quale si dichiara innamorato di lei. Visti dai servitori, decidono di scappare per l’imminente caduta della reputazione della ragazza, ma vengono scoperti dalla cuoca Kristin e non riescono nell’intento. Tornato il conte, Jean si sente colpevole e, dichiarando che il rispetto e la soggezione che prova nei confronti di lui gli impediscono di contrariarlo, suggerisce alla ragazza il suicidio porgendole un rasoio affilato col quale raggiungere lo scopo.

Lo spettacolo, proprio grazie alla Binoche, riscosse un grandissimo successo e fu portato in giro per molti teatri francesi nel 2011 e 2012.

Nel giorno del suo compleanno, le auguriamo di girare presto un film tutto italiano con uno dei nostri maestri della regia.

Francesco Danti

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