Norma Mascellani, la pittrice bolognese del ‘900

Norma Mascellani, la pittrice bolognese del ‘900

BOLOGNA – Dal 3 dicembre al 5 febbraio, a Palazzo d’Accursio, una mostra prende in esame la vita e la carriera della pittrice bolognese Norma Mascellani (1909-2009) attraverso più di 100 dipinti realizzati tra gli anni ’30 e il 2009.

Vi sono pittori che non sono propensi a presentare in pubblico i propri dipinti come ad es: Giorgio Morandi (1890-1964) che espose i suoi quadri una sola volta il 20 marzo del 2014 e solo per una notte. Viceversa, altri artisti altrettanto famosi non la pensavano come lui, ad esempio la pittrice Norma Mascellani (Bologna 1909-2009), che dipinse incessantemente per 80 anni (5000 opere), riteneva opportuno esporre i propri quadri, questo per conoscere non solo il parere della critica ma anche quello del pubblico.

 

 

La mostra “Segreti dal Novecento” ha il pregio di riunire per la prima volta, insieme alle opere, una ricca documentazione archivistica e soprattutto un prezioso carteggio, recentemente scoperto, che contribuisce a fare luce sulle relazioni che l’artista coltivò con gli artisti del suo tempo, come Giorgio Morandi, Alfredo Protti, Giovanni Romagnoli, Alessandro Cervellati e altri. Un notevole corpus di documenti di cui fanno parte anche incisioni, cataloghi inediti, fotografie.

 

Norma Mascellani

 

Norma Mascellani esponente della pittura del Novecento partecipò alle mostre più importanti svoltesi in quel secolo.

Allieva di Giorgio Morandi, espose a livello nazionale ed oggi è ricordata, tra le donne artiste, come una delle più rappresentative dell’area bolognese. Nella sua carriera ebbe numerose evoluzioni stilistiche e fu capace di cogliere le maggiori influenze artistiche del suo tempo. Mosse i primi passi nell’ambiente accademico degli anni Trenta frequentando artisti come Augusto Majani, suo maestro di pittura, Bruno Saetti, Giovanni Romagnoli e Giorgio Morandi, con cui studiò incisione. Già durante il periodo di studio all’Accademia di Belle Arti, cominciò ad esporre presso le istituzioni pubbliche cittadine e partecipò nel 1930 alle mostre organizzate presso la Casa del Fascio. Fin dagli esordi, Mascellani si concentrò sull’universo intimo e domestico, ritrasse interni silenziosi, composizioni di fiori, figure femminili.

 

Norma Mascellani

 

Dei primi anni Trenta è uno dei dipinti più significativi della sua produzione esposto in mostra: Viale Aldini, opera conosciuta e pluripremiata che può essere considerata tra i suoi soggetti simbolo, oltre che uno dei suoi dipinti più noti.
Tra la metà degli anni Trenta e Quaranta l’artista partecipò a due Quadriennali di Roma (1935 e 1939), ebbe una personale di successo al Circolo della Stampa di Bologna (1937) e prese parte alla Biennale di Venezia del 1940. Nel 1942 la critica iniziò a leggere il suo percorso artistico nel solco dell’arte di Morandi. L’intenso rapporto con il suo maestro l’avrebbe poi portata a dichiarare: «Fin da giovane mi sono innamorata della sua pittura. (…) Ho conosciuto e amato la pittura attraverso le opere di Morandi, la suggestione delle sue terre polverose e le incomparabili tonalità dei suoi bianchi (…). A Giorgio Morandi devo tutto ciò che di meglio c’è nella mia pittura».

 

Nel dopoguerra Norma Mascellani arrivò ad uno stile personale

 

L’artista raggiunse nel dopoguerra un suo stile, che caratterizzò completamente il suo fare artistico: si tratta di quel velo pittorico per cui fu ampiamente riconosciuta.
Gli anni Sessanta si aprirono con esperienze fondamentali per Mascellani, che produssero una netta rottura con il passato. Per l’occasione si notò un “cambio di passo” nella sua pittura, quello che Solmi riconobbe come: «il sostanziale isolamento della pittrice che iniziò a dedicarsi ad opere benefiche ».
Negli anni Settanta, le opere dell’artista risentirono dell’influsso di Virgilio Guidi, l’arte di Giovanni Romagnoli la spinse verso una maggiore corporeità negli oggetti, mentre quella di Giorgio Morandi verso atmosfere più rarefatte e luminose.

 

Norma Mascellani

Nel 1985, il Comune di Bologna le dedicò una grande mostra nel Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo, con la collaborazione dell’architetto Carlo De Angelis, oggi Presidente del Comitato per Bologna Storica e Artistica.
Del settembre del 1995 è la sua eccezionale partecipazione alla XVI edizione della Biennale del Muro Dipinto di Dozza. A ottantasei anni Norma Mascellani realizzò un San Giorgio ad acrilico e olio su muro nella loggia del Municipio. Le foto dell’epoca restituiscono la folgorante immagine di una piccola figura anziana intenta a dipingere all’aperto, su una impalcatura.
Negli ultimi anni, ormai ultranovantenne, l’artista lottò contro gli effetti di una dolorosa artrite alle mani, che tuttavia non fermò la sua spinta creativa. Pur con difficoltà, Mascellani si consacrò alla pittura fino alla fine, arrivando a dipingere addirittura con le dita.

La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico a cura di Francesca Sinigaglia.

IL TESTO E’ DI LAMBERTO SELLERI

Lamberto Selleri

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