Blanco e le rose al Festival di Sanremo 2023

Blanco e le rose al Festival di Sanremo 2023

ITALIA – Prima serata della 73esima Edizione del Festival di Sanremo. Tutto bene fino a quando Blanco non scende sul palco per presentare il suo nuovo singolo “L’isola delle rose”. Un piccolo problema tecnico di ascolto della voce e poi il devasto. Quando si dice, saper gestire bene gli imprevisti!

Blanco, Blanco che cosa ci combini? Immagino la madre al telefono dopo la sua “esibizione” sul palco dell’Ariston: “Riccardo, dov’è finita l’educazione che tuo padre ed io ti abbiamo dato? Quando torni a casa facciamo i conti, come minimo tolgo dalla tua cameretta, l’impianto stereo, cuffie comprese, per almeno una settimana!”

Blanco, giovane cantautore ventenne, sale sul palco come ospite durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023.

È tornato con Mahmood per cantare “Brividi”, brano vincitore del Festival di Sanremo 2022. Piacevole rivivere l’emozione di questa canzone che ha meritatamente ottenuto un grande successo e che ha indubbiamente contribuito a far conoscere maggiormente il giovane rapper, Blanco.

Fino a qui tutto bene. Poi Amadeus pensa di riproporre Blanco facendolo esibire con il suo nuovo singolo “L’isola delle rose”. Il ragazzo, o meglio il ragazzaccio, scende la gradinata vestito Dolce&Gabbana e inizia a cantare. Ad un tratto urla di non sentire nelle cuffie la sua voce e lo ripete un paio di volte.

Ora, chiedo a voi lettori di MyWhere, se vi foste trovati in questa situazione, ma sul palco della musica italiana per eccellenza, accompagnati da un’orchestra di eccezione, seguiti da milioni di persone, in una cornice floreale, simbolo di Sanremo, che cosa avreste fatto?

Qualsiasi persona dotata di intelletto avrebbe stoppato la musica e segnalato il problema tecnico che non gli consentiva di cantare. Amadeus, da bravo Direttore Artistico, sarebbe intervenuto e gli avrebbe concesso di ricominciare ad esibirsi, dopo aver risolto il problema tecnico. Invece, no, Blanco decide di “divertirsi” per riempire i tre minuti di canzone non cantata, ma solo suonata, distruggendo la scenografia di rose che erano state sistemate sul palco appositamente  per la sua canzone “L’isola delle rose”.

Praticamente, abbiamo assistito alla morìa delle rose, pestate, calciate e visto volare e sbattere a terra le fioriere. Ad un certo punto è scivolato per terra sul tappetto di rose dissanguate. Ho pensato che si fosse fratturato il femore? Almeno se ne sarebbe uscito su di una barella e non avremo  visto la sua faccia sorridente e neppure ascoltato la surreale giustificazione del suo gesto.

“Non mi arrivava la voce nelle cuffie, allora io che amo la musica mi sono divertito così”, spiega tra i fischi del pubblico.

Divertito, ci rendiamo conto? Questo giovane artista ha avuto il privilegio di partecipare allo storico Festival della musica italiana, lo ha pure vinto e quest’anno che viene ospitato, si presenta così! Da questa mattina credo che lo ricorderemo a lungo per la sua bella figura sul palco. Lo potremmo denominare Blanco, il distruttore dell’isola delle rose!

Compiere un atto così oltraggioso, per me, non ha un senso.  Però “che se ne parli, bene o male, purché se ne parli, è il motto che molti artisti fanno proprio. Quindi, non escludo che Blanco abbia premeditato il tutto per fare show, per apparire il giorno dopo su tutti i media e per fare diventare virale il video della sua esibizione/distruzione. Tuttavia, la ricerca della notizia e il clamore non sono accettabili quando l’oggetto su cui incombere con la propria “ira” è un fiore.

I fiori sono un dono della Natura. In un’epoca in cui ci battiamo per salvaguardare il pianeta, è inaccettabile assistere alla distruzione di un così bello elemento della natura per mano dell’uomo.

Oltre tutto, nel gesto di Blanco vi ho letto pure uno schiaffo metaforico a quelle persone che non si possono permettere alcuno spreco di soldi. A coloro che centellinano ogni euro per arrivare a fine mese. Spero che la produzione di Sanremo, questa mattina, gli abbia fatto recapitare in Hotel insieme al vassoio della colazione in camera, il conto delle rose da rimborsare! Se gli dovesse andare di traverso il cornetto, ce ne faremo una ragione!

Caro Blanco, oggi ti suggerirei di rimanere chiuso nella tua cameretta a riflettere e poi ti farei scontare una “pena” per la tua genialata di ieri sera. Proporrei di prestare servizio, a lungo,  nei giardini e parchi pubblici di tutta Italia. Vai a potare, annaffiare e curare i fiori, sporcati le mani. Ti consiglio di non vestire Dolce&Gabbana come ieri sera, sul bianco si vedono facilmente le macchie verdi dell’erba e il marrone della terra!

 

Anita Orso

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