MONDO – Oggi, 6 maggio, inizia a Roma l’81esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Il torneo ATP su terra rossa è il preludio al Roland Garros.
Gli Internazionali BNL d’Italia Roma arrivano all’81esima che si concluderà il 19 maggio.
Pronti, via! Chi sarà il nuovo principe del Foro Italico? Non ci saranno né Sinner né Alcaraz. Allora spazio a Medvedev come l’edizione 2023? O ci saranno sorprese?
Ma prima di buttarci sull’edizione 2024, facciamo un passo indietro e scopriamo la storia di questo torneo.
LA NASCITA DEGLI INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA
La storia degli Internazionali BNL d’Italia inizia nel 1930 al Tennis Club Milano. Il Foro Italico, infatti, non è ancora pronto. L’iniziativa è del Conte Alberto Bonacossa, uno dei massimi dirigenti sportivi italiani dell’epoca che, dopo aver assistito in Francia e Inghilterra ai tornei tennistici del Roland Garros e di Wimbledon, decide di creare anche in Italia un evento simile.
Il primo vincitore è l’americano Bill Tilden che, nel 1930, batte l’italiano Umberto De Morpungo. Invece, la prima giocatrice a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro è la tennista spagnola Lily de Alvarez, che nel 1930 batte l’italiana Lucia Valerio.
Si deve attendere il 1933 per la prima vittoria italiana, che porta la firma di Emanuele Sertorio sul francese Legeay. Mentre la prima azzurra a trionfare agli Internazionali BNL d’Italia Annalisa Bossi, nel 1950.
Bisogna attendere il 1935 quando, appunto, si decide di trasferire il torneo a Roma, nella sede del Foro Italico (all’epoca Foro Mussolini). E ancora oggi è sede del torneo. Torneo che, dal 1936 al 1949, non si disputa a causa della seconda guerra mondiale.
IL FORO ITALICO
Il maestoso complesso sportivo è ideato e realizzato dall’architetto Enrico Del Debbio tra il 1927 e il 1933, ma completato solo al termine del secondo conflitto bellico.
Comprende svariate strutture, tra le quali lo Stadio dei Marmi e lo Stadio dei Cipressi. Il Foro Italico, situato ai piedi delle verdi colline di Monte Mario, si trova nei pressi della Farnesina (sede del Ministero degli Esteri) e dello Stadio Olimpico.
È dotato di 14 campi in terra battuta, ai quali si aggiunge poi uno di erba sintetica, collocato di fronte alla “Sala delle Armi”. I tre campi principali sono quello Centrale (10.500 posti), la Grand Stand Arena (5.000) e infine lo Stadio Nicola Pietrangeli (3.720).
La sede del torneo, da quando è stato completato il Foro, è sempre stata Roma, con alcune piccole eccezioni. Nel 1961, per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia, si decide di svolgere l’intera competizione a Torino, prima capitale del Regno, mentre negli anni Ottanta due edizioni del torneo femminile si svolsero rispettivamente a Taranto e Perugia.
Gli impianti del tennis del Foro Italico in cui si disputa inizialmente il torneo sono definiti Impianti per racchetta, per via dell’italianizzazione dei nomi voluta sotto il Fascismo.
Lo stadio Olimpionico del tennis, primo nome dello Stadio della Pallacorda, è uno stadio interrato progettato da Costantino Costantini, datato 1935.
Le gradinate sono realizzate in marmo di Carrara così come le diciotto monumentali statue di atleti olimpionici che circondano lo stadio.
IL TORNEO POST BELLICO
La lunga sosta bellica (come detto dal 1936 al 1949) consegna il torneo nelle mani dei più importanti tennisti degli anni Cinquanta: Drobny (3 titoli), Sedgman e Patty (1 titolo a testa).
Bisogna aspettare la metà del decennio affinché il tennis italiano riprenda a volare grazie a Gardini, Merlo e Pietrangeli. I primi due sono protagonisti nel 1955 della seconda finale tutta italiana nella storia degli Internazionali. La vince Gardini su Merlo.
Gli anni Cinquanta vedono affermarsi uno dei più grandi campioni del tennis italiano. Si tratta di Nicola Pietrangeli, che vince gli Internazionali di tennis nel 1956 e nel 1961.
Altro campione italiano che si è saputo affermare nel torneo è il romano Adriano Panatta, vincitore al Foro Italico nel 1976 di fronte al suo pubblico.
In ambito femminile, a detenere il record del maggior numero di vittorie è l’americana Chris Evert, che si aggiudica il titolo ben 5 volte negli anni ’70 e ’80.
Oggi è uno dei tornei più importante nel mondo del tennis. Fa parte del circuito ATP World Tours 1000 che raggruppa i nove principali tornei dopo i quattro slam.
Dal 2002 il nome ufficiale dell’evento è Internazionali BNL d’Italia, poiché l’istituto bancario della Banca Nazionale del Lavoro è diventato lo sponsor del torneo.
I FAVORITI DEL 2024
Novak Djokovic? Può essere ancora lui il Re di Roma? Sulla carta sì, ma è reduce da vari acciacchi e non è al top della forma.
Niente Carlos Alcaraz né Sinner. Allora i favorito numero 1 diventa Daniil Medvedev vincitore dell’edizione 2023.
Nel torneo femminile la grande favorita non può che essere Iga Swiatek. Dietro di lei Aryna Sabalenka. Occhio, però, alla nostra Jasmine Paolini, vera outsider tra le donne.
Potete trovare ulteriori informazioni cliccando qui. Sarà un torneo tutto da vivere!! Noi siamo pronti, e voi??
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