Nelle Valli di Comacchio, fra casoni e lagune, le escursioni sono a velocità naturale

Nelle Valli di Comacchio, fra casoni e lagune, le escursioni sono a velocità naturale

ITALIA – Il territorio delle Valli di Comacchio è immenso, ricco di storia, natura e leggende. Ben si presta per fare dello slow tourism, a piedi e in bicicletta, lungo gli argini e nelle piste ciclabili interne alle Valli. Fra paesaggi suggestivi ed esperienze mozzafiato, ecco cosa vedere e come muoversi.

Fare delle escursioni green con l’odore di acqua salmastra e coinvolgendo tutti i 5 sensi è un’esperienza che regala soddisfazione e relax. E come non considerare le suggestive Valli di Comacchio ? A partire dalla cittadina ferrarese, detta “la piccola Venezia”, si raggiunge facilmente Valle Fattibello e il Bettolino di Foce, una stazione storico-naturalistica ora sede di un ristorante. Dai pressi del caratteristico Bettolino si dipartono vari sentieri che entrano nelle valli e nelle lagune, dove la regina indiscussa è l’anguilla…

valli comacchio
Alle Valli di Comacchio il paesaggio lagunare è suggestivo.

I percorsi

I sentieri sono passaggi sterrati dove si vedono immense distese di acqua a destra e a sinistra. E’ come camminare in mezzo al nulla, o meglio, in mezzo all’acqua. Questa è l’oasi naturale delle anguille. Inoltre qui si possono avvistare molti tipi di uccelli, fra cui i romanticissimi fenicotteri rosa che vivono nelle valli e, più a sud, nelle saline.

Sempre nella zona del Bettolino di Foce, si trova una torretta panoramica, da cui è possibile anche fare birdwatching. E in mezzo all’acqua si nota un edificio in muratura distrutto. Queste mura di una ex casetta erano state utilizzate per girare il film del 1976 “L’Agnese va a morire”. Si tratta di un film storico diretto da Giuliano Montaldo, tratto dall’omonimo romanzo di Renata Viganò e ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.

valli comacchio
Una torretta panoramica dove fare birdwatching.

La trama del film

Agnese è una donna di mezza età che vive con suo marito Palita, membro della Resistenza. Un giorno il marito viene deportato in un campo di concentramento, dove morirà. Rimasta sola, Agnese decide di aiutare i compagni del marito portando cibo, informazioni, armi e notizie da un paese all’altro. Diventa così una staffetta partigiana. La sua vita prosegue così per sei mesi, ma un giorno un soldato tedesco uccide per gioco la sua gatta nera: la notte stessa, Agnese lo colpisce spaccandogli la testa con il calcio di un mitra e lasciandolo per morto.

Agnese deve scappare e perciò entra a far parte della vita clandestina della Resistenza, divenendo “mamma Agnese”: prepara pasti per partigiani, controlla che ci siano provviste per tutti, esegue lavori casalinghi, per non farsi notare dai tedeschi e per non essere uccisa. Quando, nell’ultimo duro inverno, un gruppo di partigiani viene tradito e decimato in uno scontro a fuoco da soldati tedeschi appostati lungo il percorso che dovrebbe portarli oltre le linee, Agnese disobbedisce al Capo nascondendo in casa i superstiti.

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Le mura distrutte del caseggiato utilizzato nel film “L’Agnese va a morire”.

I partigiani non sono sempre ben visti dal resto della popolazione e sono sovente sottovalutati anche dalle truppe alleate; dopo la disfatta della battaglia partigiana, Agnese ritorna ad operare come staffetta ma, mentre si avvia verso il luogo di una missione, incappa in un posto di blocco. Un ufficiale, del medesimo reparto del soldato ucciso l’anno prima dalla partigiana, la riconosce e la uccide immediatamente sul posto.

Il Casone Donna Bona

Dal Bettolino di Foce è possibile proseguire a piedi o in bicicletta verso il Casone Donna Bona, uno dei tanti casoni presenti nelle valli. Sono dei capanni di pesca tipici del ferrarese. In particolare, il Donna Bona è stato chiamato così perché si narra che qualche donna andasse a proporsi ai guardiani del Casone per allietarli durante le lunghe giornate di lavoro. La location è inoltre stata utilizzata per le riprese del film “Signor Diavolo” di Pupi Avati.

casone donna bona
Il Casone Donna Bona.

Le escursioni

Sono numerosi i casoni che si possono vedere passeggiando o andando in bicicletta fra le valli. Si può anche costeggiare in auto quasi tutta la Valle di Comacchio dalla parte Ovest, fino ad arrivare al Casone S. Alberto. Da qui si può proseguire presso la suggestiva penisola di Boscoforte.

Se avete voglia di una escursione straordinaria in alcune interminabili piste ciclabili in mezzo all’acqua, questo è il posto giusto! Qui nel Parco del Delta del Po è possibile inoltre andare a cavallo nelle saline e nei boschi litoranei. Mentre con le barche o con la motonave si può scegliere un percorso che faccia godere della natura incontaminata delle lagune, oasi e dimora di fenicotteri, aironi, gazze e numerose altre specie di uccelli acquatici.

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Il Bettolino di Foce.

 

Tutte le Foto sono di Marta Cardini per MyWhere

Marta Cardini

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