Enorme successo per l’edizione I Luoghi del Cuore 2020 del FAI

Enorme successo per l’edizione I Luoghi del Cuore 2020 del FAI

ITALIA – La classifica provvisoria de I luoghi del cuore in un mese ha ottenuto quasi mezzo milione di voti, oggi al primo posto si trova l’incantevole castello di Sammezzano, nei pressi di Reggello a pochi km da Firenze. Ve ne parliamo proprio in previsione del prossimo fine settimana (sabato 27 e domenica 28 giugno) quando per le  GIORNATE DEL FAI sarà consentito visitare gli oltre 200 luoghi straordinari.

Il FAI, fondo per l’ambiente italiano, opera dal 1975 grazie all’originario volere di Elena Croce, figlia del famoso filosofo e storico Benedetto. Prendendo a modello il National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty (istituito in Inghilterra nel 1895), l’ente, che non ha scopo di lucro, si pone l’obiettivo principale di salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico della penisola, senza trascurare i beni culturali considerati, troppo spesso a torto, minori.

Promuovendo iniziative volte, non solo a divulgare conoscenza sui beni tutelati, ma anche a sensibilizzare la collettività sull’importanza del recupero e a corresponsabilizzarla sul loro doveroso mantenimento.

Un’edizione speciale GIORNATE DEL FAI è prevista proprio in questo primo week end estivo (27-28 giugno). In tutta Italia, da Milano a Napoli, sarà consentito visitare luoghi straordinari all’aperto (oltre 200 tra castelli, giardini botanici, parchi storici, ville, aree naturalistiche ecc..) con un contributo simbolico di 3-5 euro per sostenere l’attività dell’ente. Gli ingressi, a numero limitato per mantenere il distanziamento sociale e rispettare ogni norma anti-covid-19, sono prenotabili unicamente on line dal 23 al 26 giugno collegandosi al sito FAI.

Alcune delle prime acquisizioni del FAI

Fin dal periodo iniziale della sua costituzione il FAI ha acquisito (attraverso concessioni, eredità, comodati), ma soprattutto ricevuto in donazione, immobili di enorme pregio, diventati in alcuni casi estremamente onerosi per i legittimi proprietari. Il primo esempio è il castello alto-medievale di Avio in Val Lagarina (Trentino Alto Adige), che nel 1977 è entrato a far parte del fondo, donato da Emanuela Castelbarco, una delle nipoti del Maestro Arturo Toscanini. Per merito di imponenti interventi di restauro edilizio è stato riaperto al pubblico dal 2015.

Castello di Avio Sabbionara
Castello di Avio Sabbionara. Credits: Wikipedia.org

Negli anni Ottanta la famiglia Doria Pamphili affida al FAI Borgo Fruttuoso (Liguria), nel cui territorio sorge una maestosa abbazia benedettina risalente al XIII secolo. È, invece, di un decennio successivo l’adozione di un’edicola a Mantova di fine Ottocento, costruita con ferro e vetro, in stile neogotico. Come pure la minuscola barberia Giacalone (tuttora operativa), in pieno centro storico a Genova. Una perla Art Decò di appena 10 metri quadrati: arredamenti d’epoca, vetri cattedrale con i tipici colori verde, rosso, giallo, specchi ovali e piastrelle lucide bianche.

Edicola antica Mantova
Edicola ottocentesca – Mantova. Credits: Wikipedia.org

Nel 1997 anche il teatrino di Vetriano detto La bomboniera, situato in provincia di Lucca, viene recuperato, reso fruibile e funzionante; nello stesso anno si aggiudica la menzione del Guinness dei primati come teatro storico più piccolo del mondo. In effetti consta di 71 metri quadrati con 85 sedute distribuite, oltre che in platea, su due balconate lignee, decorate con particolari motivi Trompe l’oeil.

I luoghi del cuore

Dal 2003 la fondazione inaugura l’iniziativa I luoghi del cuore, per rendere più capillare lo sguardo sui tesori del nostro paese e concedendo più voce alla gente comune. Chiunque può collegarsi al sito Web del FAI e segnalare un luogo caro, un monumento, un immobile che ha urgente bisogno di essere restaurato, preservato o valorizzato; oppure votarne semplicemente uno, on line, con un semplice click. I vincitori ottengono dei premi in denaro per la riqualificazione e veicolazione del bene verso la pubblica fruizione.

Voti raccolti

La campagna vanta numeri in costante crescita, fino a giungere in tempi recenti ad un vero e proprio exploit. I voti raccolti nel primo anno furono circa 24.000, nel 2012 si registrarono un milione di votazioni, nel 2018 si superano addirittura i 2.000.000. Nel 2020, complice il lockdown causato dal Covid-19 e da un’accresciuta sensibilità nei confronti della nostra martorizzata nazione, in un’unica settimana (è iniziato il 6 maggio e terminerà il 15 dicembre) i voti hanno superato le 100.000 unità, dopo altre 4 settimane è stata raggiunta quasi cifra 500.000.

Il Presidente Andrea Carandini

L’esimio archeologo Andrea Carandini, presidente del FAI dal 2013, fervente sostenitore dello slow tourism, in una recente intervista è parso entusiasta del risultato e lasciandosi andare a confidenze ci ha rivelato il suo luogo del cuore: le terme del nuotatore di Ostia antica. Non poteva essere altrimenti, lui stesso ha condotto lo scavo del famoso sito (uno dei più grandi al mondo insieme a Pompei).

Rammento con nostalgia il testo del professor Carandini Storie dalla terra. Manuale di scavo archeologico, studiato con zelo ai tempi dell’università per superare l’esame di Metodologia della ricerca archeologica… Ah ricordi!

Classifica provvisoria: I luoghi del cuore 2020

In questi giorni al numero uno si trova il Castello di Sammezzano (con 12.249 voti), al secondo Ponte dell’Acquedotto Gravina in Puglia (con 9.239 voti), mentre al terzo la Città di Bergamo (con 7.380 voti). Credo fortemente che l’attuale primo classificato otterrà anche il mio sentitissimo click. Non spinta da semplice campanilismo ma da autentico stupore, dopo aver appreso in maniera più approfondita notizie sulle caratteristiche del castello.

Ferdinando Panciatichi Ximenes e il castello di Sammezzano

Il proprietario, il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona (1813-1897), ebbe a cura personalmente la progettazione architettonica e decorativa, non solo dell’edificio (ben 140 stanze), ma anche del grandioso parco circostante (190 ettari), inserendovi specie esotiche e monumentali sequoie californiane. La costruzione nasce come fortezza altomedievale, assume fattezze di villa agli inizi del XVII secolo, e con il marchese Panciatichi indossa l’odierna veste di gusto orientaleggiante.

Portale Castello Sammezzano
Castello Sammezzano – Portale interno. Credits: Wikipedia.org

L’architettura sia interna che esterna del piano nobile, destinato a cerimonie e alla ricezione di personalità titolate, ostenta una pletora di stili: neoclassico, gotico, moresco (ispirato in maggior misura all’Alhambra di Granada), indo-moghul (Taj Mahal), ottomano, che si diramano e mescolano lungo corridoi e sale. Piante circolari, quadrangolari, ottagonali, rettangolari si rincorrono in innumerevoli percorsi labirintici. Un coacervo di moduli strutturali esaltati ancor di più dagli arcobaleni di luce che rimbalzano su infiniti specchi, maioliche e candidi stucchi.

Castello Sammezzano, sala interna
Castello di Sammezzano – Sala interna. Credits: WallpaperFlare.com

A completare il gioco vorticoso degli intrecci visivi, tra arabeschi multicolore, colonne, cupole e soffitti a cassettoni, si mimetizzano iscrizioni che attingono a vari registri. Vi sono citazioni poetiche, musicali (Ernani di Verdi), letterarie (Dante, Tasso, Ariosto) e storiche; presenti, inoltre, locuzioni latine e caratteri cufici (antica scrittura araba dei secoli VII-X) che aumentano sino all’eccesso il senso di enigmatico smarrimento.

Castello Sammezzano scritta non plus ultra
Castello Sammezzano – ‘Non Plus Ultra’ particolare interno. Credits: Wikipedia.org

In questo mondo fantastico non poteva mancare la componente esoterica. O voi ch’avete intelletti sani mirate la dottrina che s’asconde sotto il velame de li segni strani (attinta dall’Inferno di Dante -canto IX, vv. 61-63-, qui segni sostituiscono versi), incisa nella galleria detta delle Stalattiti, e Nodum solve (risolvi l’enigma) che ammonisce all’ingresso del Corridoio Bianco, sono due delle molteplici frasi che alimentano leggende e l’immaginario comune. Un tesoro nascosto? C’è addirittura chi si spinge oltre giurando di aver intravisto un fantasma….

Castello Sammezzano, sala delle farfalle
Castello di Sammezzano – Sala delle Farfalle. Credits: Ihacom.ch

Beh io mantengo una visione pragmatica, ma impossibile non rimanere estasiati al cospetto di tanta misteriosa bellezza! Almeno per me è stato così.

……..e il vostro luogo del cuore, qual è?

Arianna Tinagli

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