Giorni sospesi, le nostre giornate durante il Covid in un libro fotografico

Giorni sospesi, le nostre giornate durante il Covid in un libro fotografico

ITALIA- Marchesi Grafiche Editoriali pubblica il Volume Giorni Sospesi – Emozioni in uno scatto, una raccolta di foto scattate da professionisti e amatori durante il lockdown di cui parte del ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile per far fronte all’emergenza Covid. Le foto impresse sulle pagine ci rendono ancora più consapevoli della nostra fragilità; gli stati d’animo si susseguono, si alternano e si sovrappongono in pochi secondi, il tempo di uno scatto.  Ogni istantanea è un racconto silenzioso, la storia di chi è ritratto e di chi ha catturato quell’immagine.  Sfogliamolo insieme!

Nei mesi appena trascorsi  sono state molte le iniziative che ci hanno tenuti impegnati: contest di lettura, di fotografia, di disegno e di scrittura, occasioni di evasione e di condivisione. E’ stato soprattutto quest’ultimo aspetto a mancarci di più: condividere i momenti insieme, dal semplice caffè (consuetudine quasi irrinunciabile per noi italiani) al pranzo o alla cena,  poter stare fisicamente accanto ai nostri cari, abbracciarli.

 

Copertina del volume Giorni Sospesi

QUANDO IL TEMPO SI FERMA

 

 

Giorni sospesi (il libro è acquistabile a questo link) è un invito a ritrovarci in quegli scatti, ad identificarci con essi, perché sapere che qualcun altro sta provando i nostri stessi sentimenti ci fa sentire meno soli.  Le foto costituiscono un ricordo tangibile di quei giorni, una testimonianza storica a cui attingere per spiegare come abbiamo vissuto quei momenti a chi verrà dopo di noi, o a chi ora è troppo piccolo per averne memoria in futuro.

 

 

Alcune figure sono corredate da un titolo e da una breve didascalia che, secondo l’autore, ne rappresentano il significato, ma ciascuno di noi le elabora in modo soggettivo. Una stessa immagine infatti può trasmettere inquietudine, tristezza, speranza, coraggio…

 

Ognuno percepisce in maniera differente il messaggio che il fotografo ha voluto comunicare. Probabilmente, negli anni avvenire,  non saranno le notizie che stiamo leggendo sui giornali a rimanere indelebili nella nostra mente, né i resoconti scritti sui libri, ma le immagini come quelle riportate in questo volume.

L’arte figurativa è un’efficiente forma di comunicazione. Lo sanno bene le aziende pubblicitarie, che investono molto nelle immagini proprio perché un disegno e una fotografia restano a lungo nella nostra mente prima di essere cancellate. Lo sanno gli insegnanti e gli studenti: l’apprendimento viaggia di pari passo con la memoria visiva. Del resto, noi ragioniamo in termini di immagini: il nostro cervello le ricostruisce mentre riflettiamo, come se le avessimo di fronte agli occhi.

E riguardo il lockdown? Ripensandoci, cosa ricorderemo? Rammenteremo i volti di chi è affacciato alla finestra per “respirare” un po’ di libertà, un parco deserto, le code interminabili nei luoghi pubblici, e quegli oggetti che prima vedevamo indossati solo da chi svolgeva un determinato mestiere e che ora, invece, lasciamo sul tavolo insieme alle chiavi e al telefono per non dimenticarli quando usciamo.

IL RACCONTO DEL LOCKDOWN PER BENEFICENZA

Giorni sospesi è un racconto muto: le foto non sono soltanto “belle” dal punto di vista estetico: suscitano emozioni, richiamano alla mente le nostre esperienze e i sentimenti che abbiamo provato in quei momenti.

I temi sviluppati dai fotografi sono vari: spaziano dalla libertà limitata alla convivenza, agli affetti. Si soffermano a descrivere la solitudine, la famiglia, il lavoro e le ambientazioni in cui abbiamo trascorso le nostre giornate.

Parte del ricavato della rassegna fotografica sarà devoluto alla Protezione Civile per far fronte all’emergenza Covid.

Ci auguriamo che l’iniziativa piaccia ai nostri lettori, e auspichiamo che questo splendido testo venga acquisito da un bel numero di amanti della fotografia, e non solo.

Ed a proposito della fotografia d’autore, avete letto la nostra intervista e visto le immagini di Luca Bracali che ha ritratto un’Italia inedita sorvolata in drone durante l’emergenza Covid? Ecco il link all’articolo!

 

Rossella Belardi

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