Dall’arte alla solidarietà, ecco i calendari più belli del 2022

Dall’arte alla solidarietà, ecco i calendari più belli del 2022

MONDO – L’arte, la natura, il ritratto umano, saranno i protagonisti del nuovo calendario di Paolo Gotti, animato dallo sguardo dei suoi 12 scatti. L’iconografia naturalistica in difesa delle specie animali in via d’estinzione caratterizza le dodici tavole del calendario green del MANN di Napoli. La percezione spazio-temporale è protagonista del progetto espositivo Calendario – Nous dell’artista Letizia Cariello. E poi c’è anche quello de Le Cantine del Pellegrino, consistente nella produzione annuale di un calendario che quest’anno sarà destinato ad aiutare i bambini del Sud Sudan. Come ogni anno vi proponiamo la nostra scelta anno per anno dei calendari più belli. Per il 2022,  a nostro avviso, questi sono i progetti più importanti dal punto di vista umano e artistico per questo nuovo anno. Vere e proprie opere d’arte.

Le manifestazioni artistiche e pubblicitarie per questo nuovo anno sono molteplici. Manifesti di una percezione del mondo, dell’arte, della società. Manifestazioni concettuali di elaborazioni che vanno oltre il design. Per questo motivo, vogliamo stilare una nostra classifica che vi racconta i calendari più belli del 2022 e dell’importanza dei loro progetti artistici e promozionali.

4) I CALENDARI PIU’ BELLI DEL 2022. QUELLE FINESTRE SUL MONDO DI PAOLO GOTTI

E’ stato presentato il calendario 2022 Finestre sul mondoLo sguardo artistico di Paolo Gotti tra natura, cultura e umanità, realizzato in occasione della mostra omonima a cura di Licia Mazzoni, allestita negli spazi del nuovo hub bolognese MUG – Magazzini Generativi, fino al 28 febbraio 2022.  Il calendario, al quarto posto della nostra classifica per i calendari più belli del 2022, riunisce 12 tra le fotografie più significative esposte in mostra, tratte dal monumentale repertorio di oltre 10.000 immagini scattate da Paolo Gotti nel corso di quasi 50 anni di esplorazioni attorno al mondo.

Suggestioni internazionali, naturali, culturali, geografiche, che seguono il filo conduttore del grande atlante visivo che dal 1974 Paolo Gotti va componendo con la sua fedele Nikon. Emerge evidentissimo lo sguardo del fotografo, mai disincantato ma sempre curioso ed entusiasta, convinto che la destinazione non esista senza il percorso e che il viaggio più bello sia quello che bisogna ancora compiere.

 

 

Per il suo primo evento espositivo, la curatrice Licia Mazzoni ha invitato Paolo Gotti con l’obiettivo di spalancare le finestre sul mondo: le grandi opere fotografiche dell’artista bolognese si presentano come veri e propri varchi aperti su paesaggi, architetture, culture e umanità differenti. Scorci meravigliosi di angoli del pianeta così distanti da noi, visioni di natura incontaminata o popolata di umanità che è ancora più importante ritrovare in questo periodo così difficile, in attesa di ritrovare la libertà di muoversi e viaggiare con serenità. Oltre alle opere a parete, sul grande schermo installato nella gradinata centrale di MUG sono proiettati i video che compongono una narrazione ancora più completa e descrittiva dell’opera dell’artista.

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Paolo Gotti nasce a Bologna e si laurea in architettura a Firenze, dove frequenta il Centro di studi tecnico-cinematografici. Nel 1974 sceglie l’Africa come meta del suo primo vero viaggio: con la sua vecchia Land Rover attraversa il Sahara fino al Golfo di Guinea in Costa d’Avorio, per poi fare ritorno in Italia dopo quasi 5 mesi a bordo di un cargo merci. In seguito a questa avventura, che lo segna profondamente, dopo varie esperienze nel campo della pubblicità e una maturata esperienza nello still life, si dedica sempre più al reportage.

Gira il mondo con la sua Nikon per immortalare persone, paesaggi e situazioni che archivia accuratamente in un gigantesco atlante visivo, da cui nascono le sue serie fotografiche. L’obiettivo della sua macchina fotografica cattura i paesaggi di oltre 70 paesi È stato protagonista di numerose mostre personali. Dal 1996 al 2002 lavora per il Consorzio Alta Velocità Emilia Toscana realizzando le fotografie che ritraggono l’avanzamento dei lavori. Nel 2019 vince il Premio UVA dell’Università di Verona come Senior Photographer.

Tutte le informazioni sull’esposizione e sul calendario sono reperibili sul sito del MUG e sulla pagina dell’artista.

3) I FUMETTI DEL MANN DI NAPOLI FRA I CALENDARI PIU’ BELLI DEL 2022

E’ stata inaugurata l’esposizione delle tavole del calendario della Scuola Italiana di Comix, e Blasco Pisapia ha presentato il suo volume Nico e l’elmo del Gladiatore, edito da Electa. Un viaggio fantastico iniziato in precedenza, che continua al MANN di Napoli e, nelle festività, trova un nuovo momento simbolico di condivisione. Delle bellezze che il MANN offre durante le festività e tutto l’anno vi abbiamo parlato in questo periodo.
L ‘arte del fumetto  è di casa da tempo al MANN, con grandi mostre internazionali e l’ormai consolidata collaborazione con bellissime realtà composte da artisti del territorio. Grazie all’intuizione al centro del progetto Obvia è stata creata una rete di disseminazione che ha portato il MANN, le sue meraviglie, la sua identità in opere di grande suggestione capaci di affascinare i più giovani e non solo. Con il calendario Comix sui temi dell’ecologia e il nuovo fumetto di Nico firmato da Blasco Pisapia dedicato alla mostra gladiatori presentiamo due strenne davvero irresistibili.
Ha così commentato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini. E’ stata infatti inaugurata l’esposizione delle dodici tavole del calendario del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Firmato, anche per il 2022, dagli illustratori della Scuola Italiana di Comix, il calendario ancora una volta ha un’impronta green: filo conduttore dei mesi che verranno sarà il rischio di estinzione delle specie animali.
Api, serpenti, pavoni, tartarughe incontrano, nei disegni colorati della Scuola italiana di Comix diretta da Mario Punzo, l’iconografia dei reperti del MANN: gli artisti antichi, infatti, rileggevano il mondo naturale nelle proprie opere.  Il calendario, inserito a pieno merito nella nostra classifica di consigli sui calendari più belli del 2022, è realizzato da Andrea Chella, Mario Teodosio, Amerigo Pinelli, Alessandra Vitelli, Barbara Ciardo, Fabiana Fiengo, Marino Guarnieri, Paola Del Prete, Mario Testa, Paco Desiato, Marco Castiello con Andrea Errico, Alessia Vivenzio con Marianna Catone, Barbara Ansaldi.
Sarà donato ai primi cinquanta visitatori che saranno al MANN dal 1° al 6 gennaio.  Per Natale il fumetto è, naturalmente, libro da regalare ai più piccoli (e non solo): il Museo presenta oggi Nico e l’elmo del Gladiatore (Electa Editore) di Blasco Pisapia. Il disegnatore segna una nuova tappa nelle avventure del piccolo Nico, scolaro innamorato del MANN: dopo essersi perso nelle sale della Sezione Egizia, il ragazzino adesso incontra i mitici eroi delle arene ed ha l’opportunità di scoprire, grazie alla protezione di Ursus, che la vita negli anfiteatri non è epica come sembra.
I percorsi di valorizzazione del patrimonio museale con il linguaggio del fumetto sono promossi nell’ambito del progetto universitario Obvia, dell’Ateneo Federiciano.

2) BUILDINGBOX PRESENTA CALENDARIO – NOUS, DI LETIZIA CARIELLO

Letizia Cariello, Calendario Michele, scrittura a inchiostro e ricamo su lenzuolo intelaiato con
inserti di piume, Ø 120 cm, 2017 © Mattia Gaido

Buildingbox presenta dal 21 gennaio al 23 dicembre 2022 il progetto espositivo Calendario – Nous dell’artista Letizia Cariello, a cura di Annette Hofmann, che merita un posto fra i calendari più belli del 2022. Dopo i precedenti cicli espositivi volti a indagare i temi della luce a cura di Nicola Trezzi, del vetro, a cura di Jean Blanchaert e dell’oro, a cura di Melania Rossi, nell’arte contemporanea – attraverso una successione di installazioni di 12 artisti in 12 mesi –. Buildingbox rinnova la consueta modalità espositiva collettiva invitando questa volta un’unica artista a confrontarsi in maniera personale con lo spazio di via Monte di Pietà 23 a Milano, visibile al pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Spazio indipendente dedicato alla sperimentazione, Buildingbox diventerà nel corso dell’anno un punto di osservazione privilegiato sull’arte di Letizia Cariello e, insieme, uno spazio di dialogo con il visitatore, che dalla trasparenza di Buildingbox potrà osservare lo svolgersi di una mostra che si dilata nel tempo anziché nello spazio: un susseguirsi ininterrotto di installazioni site-specific a cadenza irregolare, frutto di interventi imprevedibili e liberamente dettati dal tempo creativo dell’artista.

I temi del tempo e del confine sono centrali nella ricerca di Letizia Cariello, che da anni lavora con la pratica del ricamo e della tessitura per dare forma tangibile a legami invisibili, esplorando la relazione tra spazio interiore e mondo esterno. La volontà di intercettare la consistenza materiale del tempo si concretizza nella ricerca e nella raccolta delle sue tracce, rese visibili attraverso la scrittura di calendari e il ricorso a un filo rosso – un marchio della sua produzione – che unisce e cuce tra loro oggetti, materie e spazi.

Letizia Cariello, Fratellini & Sorelline, serie di coppie di oggetti, porcellana e filo rosso, misure variabili, 2015-2021

In questo processo di cucitura, l’artista avvicina mondi diversi relazionandoli tra loro, rinsalda dei legami persi, cura delle ferite. Dagli alberi alle teiere, dalle tazze alle fotografie, il suo segno attraversa gli oggetti e gli spazi quotidiani per materializzare il tempo in una forma percepibile. Nella poetica di Letizia Cariello, I Calendari rappresentano una forma di meditazione sul tempo e sulla sua reale esistenza, un esercizio artistico di scrittura e concentrazione mentale sul tempo a venire, nel tentativo di dare una corporeità alla sua natura intangibile, renderla concreta, o quantomeno rincorrerla, dandole un nome e una data.

Con Calendario – Nous, a pieni voti inserito nella nostra guida ai calendari più belli del 2022, l’artista esplora il concetto di Nous – νοῦς in greco antico – che indica, a partire da Omero, la facoltà interiore di comprendere un evento – l’intelletto – intesa come porta o passaggio verso una dimensione altra, che esula dal tempo lineare per aprirne uno circolare, spirituale. Il Nous si presenta quindi come una soglia che invita il pubblico ad attraversare metaforicamente i confini e a comprendere l’intreccio tra spazio, installazione e tempo, divenendo esso stesso parte integrante dell’opera e delle sue relazioni.

Letizia Cariello nasce in una famiglia di origine napoletana dedita da più duecento anni alla scultura. Oggi vive e lavora a Milano. Si laurea in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Milano e, dopo aver lavorato per il cinema in Italia e negli Stati Uniti, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Le opere dell’artista – disegni, installazioni, video, sculture – sono attualmente esposte in collezioni pubbliche e private internazionali.

Ha partecipato a mostre personali e collettive promosse da autorevoli istituzioni museali, come La Triennale di Milano (2018), MART di Rovereto (2003, 2001), Kunstverein Ludvigsburg (2002). Altre importanti personali hanno dato risalto al lavoro di Letizia Cariello, tra cui Il tuo cielo è verde al Filatoio Rosso di Caraglio (2021), oltre ad altri group-exhibition come l’ottava edizione di BAG – Bocconi Art Gallery (2021).

1) IL PROGETTO SOLIDALE FIRMATO LE CANTINE PELLEGRINO

Non poteva mancare, in testa ai calendari più belli del 2022, il progetto de Le Cantine Pellegrino, di cui vi avevamo parlato in occasione dei 140 anni dalla nascita. Quest’anno si impegnano in un progetto solidale in aiuto dei bambini del Sud Sudan.

Oggi come in passato, la famiglia Pellegrino, giunta alla sesta generazione, continua a contraddistinguersi per il proprio impegno nell’aiutare il prossimo, nella valorizzazione del proprio territorio e delle risorse naturali e negli investimenti fatti nel corso degli anni in progetti socialmente utili. Tra le tante attività solidali, anche la produzione ogni anno di un calendario che la Pellegrino pone in vendita ed il cui ricavato è destinato ad iniziative differenti.

Nel 2021, ad esempio, la cifra raccolta ha permesso di contribuire alle opere di restauro della Chiesa Madre di Marsala. Quest’anno, acquistando il calendario 2022 con una donazione minima di 10 euro, si supporterà un’iniziativa ancora più importante, che farà bene al cuore di ogni acquirente. I destinatari degli aiuti saranno infatti i bambini del Sud Sudan, un paese che da decenni è segnato da incessanti guerre e violenze, dove un piccolo aiuto riuscirà davvero a regalare un sorriso.

La realizzazione di questo calendario è il frutto della collaborazione stretta con Don Mario Pellegrino, giovane missionario marsalese che, subito dopo essersi laureato in ingegneria informatica, ha stravolto la sua vita per dedicarsi agli ultimi, ai più bisognosi. Inizia così per lui una nuova esistenza, in cui si sente finalmente pieno di gioia e di entusiasmo nell’aiutare coloro che vivono nella fame e nella guerra. Oggi, Don Mario è in missione nel paese più giovane al mondo, ma anche uno tra i più poveri: il Sud Sudan. Paese contrassegnato da milioni di vittime di guerra e da una carenza di istruzione e di cure mediche.

Grazie al contatto diretto con coloro che vivono nella miseria, Don Mario Pellegrino si sente entusiasta nel diffondere quotidianamente lezioni di fraternità e di pace, cercando di portare speranza a questo popolo e lottando per garantire un’istruzione a tutti i bambini di questi territori, per permettere loro di crescere circondati dalla cultura e non dalle armi.

Il giovane missionario comboniano organizza spesso numerose cene o progetti solidali al fine di raccogliere fondi per le sue missioni. La Pellegrino decide così di prendere parte a tali progetti con la realizzazione del Calendario 2022, realizzato con lo scopo di aiutare le popolazioni più bisognose, in questo caso il popolo del Sud Sudan.

I fondi raccolti saranno utilizzati per permettere ai bambini Sudsudani di studiare e di continuare a sognare un futuro migliore. Le pagine del calendario che accompagneranno il 2022 includono alcune delle etichette più colorate ed attrattive dei vini Pellegrino: un motivo in più per rallegrare e scaldare i cuori di chi lo acquista.

Per le Cantine Pellegrino simili iniziative non rappresentano una novità. Infatti, in questa lunga storia di famiglia, la trama del vino si interseca spesso con quella dell’impegno sociale. L’azienda si è sempre impegnata in progetti tesi alla valorizzazione e alla tutela della bellezza paesaggistica del territorio, alla salvaguardia e alla custodia di preziose collezioni e oggetti artistici e culturali, quali l’archivio Ingham Whitaker o il calco di una nave punica da guerra, donato da un’archeologa inglese all’azienda per averne permesso il recupero, ma anche il finanziamento delle opere di restauro della Chiesa Madre della città.

Le azioni solidali dell’azienda oltrepassano il territorio marsalese e siciliano, raggiungendo anche la tanto amata e sostenuta isola di Pantelleria, terra in cui la Pellegrino produce pregiati nettari. In momenti di gravi difficoltà per l’isola, la famiglia si è mossa in sua difesa grazie all’iniziativa Insieme per Pantelleria, realizzata con l’obiettivo di raccogliere fondi per il rimboschimento dell’Isola a seguito di terribili incendi.

Alla lista di azioni e iniziative benevole e solidali, si aggiunge quest’anno la collaborazione con padre Mario Pellegrino volta a sostenere e supportare un popolo in grande sofferenza e troppo spesso dimenticato. Questo Natale acquistando un Calendario Pellegrino è possibile regalare un aiuto concreto ai bambini del sud Sudan. Dove acquistare il Calendario Pellegrino 2022? E’ acquistabile scrivendo all’indirizzo enotecamarsala@carlopellegrino.it o presso l’Ouverture Pellegrino sito in Lungomare Battaglia delle Egadi 10, Marsala.

L'Editore

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