Dai nostri inviati al… JW Marriott Venice Resort sulla privatissima Isola delle Rose

Dai nostri inviati al… JW Marriott Venice Resort sulla privatissima Isola delle Rose

VENEZIA – In occasione della Festa del Redentore siamo stati al JW Marriott Venice Resort & Spa. L’hotel è un piccolo gioiello stanziante sull’Isola delle Rose a Venezia. E al suo interno è anche possibile visitare una mostra collaterale alla Biennale. Il luogo ideale per vivere un’esperienza unica.

Il JW Marriott Venice apre le sue porte per una mostra

Alcune settimane fa il sottoscritto e una mia collega giornalista siamo capitati a Venezia per visitare la Biennale d’arte sia all’Arsenale, sia ai Giardini (di questo argomento parlerò poi in un successivo articolo). In quei giorni abbiamo appreso casualmente, sempre da una nostra amica, che l’hotel Marriott di Venezia ospitava una mostra collaterale a tutta l’esposizione della Biennale. Ci eravamo incuriositi e con una domanda ad alta voce ci siamo detti: facciamo un salto a visitare questa mostra? Davanti ai Giardini reali abbiamo scoperto che esisteva un motoscafo/navetta (gratuito) che ogni mezz’ora portava i clienti dell’hotel Marriott all’hotel Marriott e quelli residenti in albergo a Venezia. Ci siamo presentati puntualmente e siamo arrivati sull‘Isola delle Rose dove ufficialmente ha sede il JW Marriott Venice Resort & Spa.

Facciata della struttura principale del resort

Siamo stati ricevuti da due rappresentanti dell’ufficio marketing che con grandissima pazienza e ricchezza di notizie e di informazioni ci hanno accompagnato per ben più di un’ora per la visita completa. Questo particolare hotel (5 stelle lusso) situato in un’isola tutta “speciale” (sulla storia dell’isola leggerete poi l’articolo della mia collega) è stato inaugurato nel 2015. L’isola è chiaramente privata e anche il viaggio da piazza San Marco all’hotel è particolarmente suggestivo perché si attraversa la laguna e si scoprono tante altre isolette, ognuna con la propria storia.

Il JW Marriott Venice Resort è composto da ben 266 camere e suite realizzate in stile contemporaneo dal celebre architetto Matteo Thun suddivise in due esperienze principali. I ristoranti non mancano; ve ne sono ben 4 tra cui uno stellato “Dopolavoro” e vari bar. Il tutto finalizzato per scoprire e assaporare i sapori autentici della cucina veneziana e italiana. In alcuni giorni della settimana al ristorante possono accedere anche i visitatori che provengono da Venezia indipendentemente dal loro soggiorno all’hotel.

Ristorante Dopolavoro

Dentro il JW Marriott Venice Resort

Un aspetto molto interessante riguarda la parte dedicata agli stabilimenti termali attrezzati per trattamenti terapeutici ed estetici, noti più comunemente col termine Spa. Otto sale di trattamenti, sauna, bagno turco, area fitness, piscine etc. etc. Vi è anche un parco dietro la struttura principale dell’hotel creato in modo da far rilassare tutti gli ospiti durante alcune ore della giornata. È stato costruito un ricchissimo orto comprensivo di tutte le colture che possono crescere in quest’isola. Vi è anche una chiesa sconsacrata, utilizzata per eventi privati, attualmente sede di una bella mostra dell’artista Andrea Morucchio. Tutta realizzata con un’attenzione particolare al mosaico.

Hotel-Mariott-Venezia MyWhere
Andrea Morucchio – Omaggio al mosaico. Foto di Federico Grilli

La particolarità di quest’isola è che l’isola coincide con l’hotel e l’hotel coincide con l’isola.

Mentre stavo vivendo questa particolare visita guidata ho pensato: Ma se un marziano arriva dal suo pianeta e scende su quest’isola, ha la possibilità di vedere concentrata tutta la vita quotidiana perché qui non manca nulla! È evidente che il marziano deve appartenere a una categoria di marziani di lusso.

Luxury Private Island Resort in Venice Mywhere

L’arte soggiorna al JW Marriott Venice 

Per concludere questo meraviglioso e divertente viaggio, ho scoperto che l’hotel viene utilizzato molto anche durante il festival del cinema perché permette una totale e rigorosa privacy per le star che vi partecipano e non vogliono fastidi di alcun tipo. Se poi uno decidesse di soggiornare nella palazzina che era l’abitazione del direttore dell’ospedale fino al 1979, potrebbe godere di una vista su Venezia tra le più esclusive e affascinanti della laguna. Lo stile dell’architetto Thun è stato tutto improntato ad un concetto che si riconduce al razionalismo e al minimalismo. Quindi l’approccio visivo alla struttura alberghiera è estremamente delicato, gradevole e non aggressivo.

La veduta di Venezia dal resort

A parte la mostra di Andrea Morucchio che vi ho segnalato all’interno della chiesa sconsacrata, l’altra mostra che vi invito a visitare, questa dentro la struttura principale dell’hotel, è di Frank&Frank, dedicata alla visione del mondo attraverso la bellezza della cartografia con la creazione di mappe delle città su pelle conciata al vegetale. L’installazione è ispirata a Il Segno dell’acqua, libro di Josif Brodskij. Le mappe più interessanti riguardano Venezia, San Pietroburgo e l’isola di Manhattan.
Per i riferimenti storici sull’Isola delle Rose, consiglio, a seguire, la lettura dell’articolo della mia collega.

Frank&Frank – Mappa di San Pietroburgo

Sacca SessolaL’isola delle rose Venezia

Nella sua straordinarietà Venezia si permette di creare dal nulla le isole del suo meraviglioso arcipelago lagunare. La più recente delle isole artificiali è Sacca Sessola conosciuta anche come Isola delle rose, vasta ben 16 ettari. Creata tra il 1860 e il 1870 con la terra riportata dallo scavo fatto a Santa Marta, canale della Giudecca, effettuato per dar spazio alla nuova Stazione Marittima, più moderno e funzionale porto commerciale di Venezia.
Subito usata come deposito di combustibile, poi riconvertita in terreno agricolo per orti e perfino per un oliveto e un vigneto. Negli ultimi anni dell’Ottocento venne realizzato un primo ospedale per malattie endemiche e contagiose. In effetti era questa una delle destinazioni più frequenti fin dai tempi antichi delle isolette lagunari: la Serenissima si garantiva così l’isolamento totale. Possiamo dire di aver fatto esperienza recentemente di quanto siano importanti il distanziamento e la chiusura!

Luxury Private Island Resort in Venice Mywhere

Le origini dell’Isola

Dopo l’epidemia di colera del 1910, nel 1914 viene qui trasferito dall’isola della Grazia il nuovo Ospedale San Marco, specializzato per la cura della tubercolosi polmonare. Avevano scelto proprio il posto giusto per un sanatorio perché l’isola, per la sua posizione, gode di uno speciale microclima, mite e fresco, favorito dalle correnti marine d’aria particolarmente salubre. Lo si capisce bene dalla rigogliosa e sana vegetazione in cui emergono monumentali ippocastani e cedri, magnolie e pini, per non parlare delle palme, dei tigli, dei salici… Non è quindi per caso che viene chiamata l’isola delle rose.
Nel 1931 diventa di proprietà dell’Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale (il nostro attuale INPS) che amplia e modernizza l’ospedale in stile razionalista rendendolo una struttura multipla all’avanguardia. Rimase attivo fino al 1979. Velocemente ed inesorabilmente, l’isola e le strutture, abbandonate, caddero in triste degrado.
Nel 1992 il Comune di Venezia la concesse all’Associazione Venice International Center for Marine Sciences of Technologies, attiva nella ricerca della scienza e tecnologia marine. Alla fine degli anni novanta l’isola fu ceduta al gruppo Cit, che ristrutturò il sanatorio ricavandone un complesso alberghiero di lusso. Dopo il fallimento di tale attività, nel 2015 il gruppo JW Marriott rilevò l’isola, riaprendo l’albergo totalmente riprogettato dall’architetto Matteo Thun.

INFO del JW Marriott Venice Resort & Spa 

 

Testo di Federico Grilli e Silvia Camerini Maj

Redazione

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