ITALIA: È aperto fino al 20 aprile il contest di scrittura lanciato dall’Associazione Civita per la selezione di racconti brevi e pensieri/riflessioni sul tema del “restare a casa”. La partecipazione è aperta a scrittori professionisti e appassionati di scrittura di tutte le età. I migliori elaborati verranno inseriti in una pubblicazione epub edita da Marsilio Editori.
Mentre il mondo si trova a far fronte alla minaccia del Covid19 e a un’emergenza sanitaria dall’altro costo in termini di vite umane e di danni che interessano tutti i settori dell’economia, ci rendiamo conto di trovarci dinanzi a una delle poche occasioni in cui non esistono “privilegiati”. Nessuno può ritenersi fortunato ad essere nato in una parte del pianeta, né può adottare l’atteggiamento inconscio che si attiva generalmente in noi quando apprendiamo le notizie dai telegiornali e dai quotidiani: “D’accordo, mi dispiace, ma dopotutto la cosa mi riguarda relativamente”. Neppure i Paesi più ricchi dimostrano di possedere la ricetta immediata per far sparire all’istante un nemico invisibile, ma che pure è capace di fare del male più che tangibile, il cui peso ricade soprattutto sulle spalle degli eroi dei nostri tempi, in camice e in divisa. I cittadini di ogni classe sociale stati loro malgrado costretti a rivoluzionare completamente tutte le proprie abitudini di vita, perché l’unica soluzione plausibile in simili casi, prima che la scienza faccia il suo corso, è quella più comune. Rinunziare alla più vitale e primaria delle umane inclinazioni, ossia la dimensione sociale e il contatto diretto con i propri simili. Di sociale, tradotto nel linguaggio dei social media, è rimasto solo il mantra #iorestoacasa, che da Instagram alla tv e alla radio rimbalza ossessivamente sulla bocca di volti più o meno noti, dagli oltre trenta giorni di quarantena che in nome della sicurezza ci priva della libertà.
Nel nostro attuale stato di cattività coatta abbiamo sicuramente più tempo libero che in condizioni di “normalità” e siamo inevitabilmente portati a rivedere tante delle nostre supposte priorità. Avviene per tutti o quasi il momento indicato dal filosofo Pascal come la più rifuggita delle esperienze da parte dell’uomo. Il restare da soli con noi stessi nel chiuso di una stanza. Mentre l’unica parte della nostra identità a cui sia concesso abbattere distanze di sicurezza, mascherine e guanti di lattice si è fatta ultracorpo digitale scritto da bit e caratteri, la coscienza è messa a nudo di fronte a sé stessa. Nell’estremo ripiegamento nel piccolo dell’ambito privato rappresentato dall’abitazione, torna a bussarci alla porta un’altra evidenza che siamo spesso portati ad ignorare. Se di colpo scomparisse l’universo di reti virtuali a cui non potremmo mai rinunciare, specie quando esso rappresenta l’unico elemento grazie al quale sopravvivono molti settori produttivi, perderemmo quasi tutta la nostra memoria collettiva, oltre che personale. Non è un mistero che un incunabolo del sedicesimo secolo abbia una deperibilità di supporto di gran lunga superiore a quella di un dvd. L’unica traccia che resterebbe del nostro passaggio sulla Terra sarebbe la più antica. Quella che da quando esiste ha permesso a una generazione di recuperare il testimone delle precedenti, intrecciando gli anelli di un’unica catena umana.
Simili riflessioni intorno al tempo e alle radici sono alla base della nuova iniziativa promossa dall’Associazione Civita, da sempre in prima linea come all’avanguardia centro studi sul mondo della cultura, con un’attenzione particolare al mondo delle imprese, della ricerca e dell’innovazione. Civita ha lanciato infatti il nuovo contest di scrittura intitolato #tiraccontodacasa, per la selezione di racconti brevi e pensieri/riflessioni sul tema del “restare a casa” con l’obiettivo di creare “memoria” della situazione eccezionale che stiamo vivendo al tempo del Coronavirus, in cui l’ordinario diventa (stra)ordinario e l’isolamento, ora, è l’atto più grande di condivisione di tutta la Nazione. La partecipazione al contest– prevista dal 30 marzo al 20 aprile 2020 – è libera e gratuita, ed è rivolta a tutti, scrittori professionisti e appassionati di scrittura di tutte le età. Una Giuria qualificata di esperti – composta dagli scrittori Iacopo Barison e Ginevra Lamberti e dai giornalisti Andrea Vianello e Giorgio Zanchini – selezionerà 3 elaborati vincitori per ciascuna delle due tipologie richieste (racconti brevi, massimo 1.500 battute spazi inclusi, e pensieri/riflessioni, massimo 280 battute spazi inclusi). Gli elaborati vincitori, insieme con una selezione dei migliori tra quelli partecipanti, verranno inseriti in una pubblicazione epub edita da Marsilio Editori. Ciascun concorrente potrà partecipare con un solo elaborato, originale, in lingua italiana e in prosa o in versi, inviandolo via email a contest@civita.it, oppure, solo nel caso degli elaborati in forma di pensieri/riflessioni, postandolo sul proprio account Facebook o Twitter utilizzando gli hashtag #contestcivita e #tiraccontodacasa. L’invito è, dunque, quello di raccontare i nostri giorni, condividendone emozioni e sentimenti: un fatto particolare tra i tanti vissuti in casa, l’esperienza di un incontro speciale con una persona del quartiere o del proprio condominio… Momenti, scene di vita quotidiana in cui la condivisione diventa quasi una necessità e una opportunità per esprime la forma di arte presente in ognuno di noi.
Il Regolamento del contest di scrittura è disponibile sul sito di Civita
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Bellissima occasione per mettersi alla prova e tirare fuori le proprie emozioni in questo particolare periodo della nostra vita. Sicuramente parteciperò.
Assolutamente. Una buona occasione per ascoltare ed ascoltarsi in questo tempo molto particolare.