MONDO – Fake news ai tempi del Coronavirus tra finte terapie e consigli fai da te. Sullivan del Washington Post: “Bisogna avere pensiero critico e scettico verso l’informazione”.
Presunte protezioni con Vitamina C, terapie fai da te e colore di sangue rivelatore di infezioni. Sono molte le fake news che da qualche mese ormai circolano in rete su come evitare di essere contagiati dal Coronavirus. Notizie costruite ad hoc che spesso si rifanno a fatti realmente accaduti, ma che vengono raccontati in chiave distorta.
Uno dei casi più eclatanti dei nostri tempi riguarda la Brexit. Durante la campagna referenziale sono emersi alcuni dati inesatti che hanno portato i cittadini a scegliere se rimanere o uscire dall’Europa. L’informazione ingannevole informava i cittadini di quanto l’UE costasse al Regno Unito: 350 milioni di sterline a settimana, per un totale di 20 miliardi in un anno con motto finale “Vote Leave Campaign”. Nonostante sia vero che le uscite fossero più alte delle agevolazioni da Bruxelles, i dati erano molto diversi. Il contributo netto del governo britannico è circa 8,5 miliardi di sterline in un anno. O ancora “stare nell’Unione europea non è un bene per la nostra qualità della vita e renderà il Regno Unito un luogo meno ricco e felice dove vivere”, aveva dichiarato Nigel Farage. Tutte dichiarazioni ingannevoli e poco veritiere che hanno condotto gli inglesi fuori dall’UE sulla base di dati e notizie totalmente false o inesatte.
Margaret Sullivan, commentatrice dei media per il Washington Post, ha proposto di eliminare il termine fake news chiamando la bugia col suo vero nome, “lie”. La giornalista suggerisce inoltre alcuni metodi per riconoscere una notizia falsa da una vera in pochi passi. La consultazione con altre fonti di informazione è essenziale, basta una semplice ricerca su Google per vedere se la stessa è stata riportata da altre testate. Le azioni hanno delle conseguenze, condividere senza essere sicuri che la notizia sia veritiera può contribuire alla diffusione di un’informazione falsa. Se ci si rende conto che si tratta di fake news bisogna modificare immediatamente la notizia per evitare che venga vista da più utenti. Secondo la Sullivan, bisogna avere pensiero critico e scettico verso l’informazione.
Le fake news sono notizie ingannevoli, false e distorte. Spesso hanno alla base una teoria complottistica che agisce per creare disinformazione e dirottare il giudizio della gente. Tradizionalmente sono le testate giornalistiche o le televisioni a smascherare le notizie false anche se, con l’avvento del web è sempre più difficile controllare questa divulgazione.
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