Fuori Roma, il Lazio nascosto di Maria Serena Patriarca fra borghi, itinerari naturalistici e luoghi del mistero

Fuori Roma, il Lazio nascosto di Maria Serena Patriarca fra borghi, itinerari naturalistici e luoghi del mistero

ITALIA – Se siete viaggiatori veri, sempre alla ricerca di spunti e ispirazioni per un turismo più consapevole e sostenibile, troverete in Fuori Roma, il nuovo libro di Maria Serena Patriarca, una guida non convenzionale che vi mostrerà i tesori nascosti del Lazio. E dato che vi abbiamo parlato più volte di slow tourism, o turismo lento, in Ciociaria così come nella Tuscia, cogliamo l’occasione qui di fare alcune domande all’autrice.

Fuori Roma c’è il Lazio. Ed è bellissimo. A ricordarcelo con il suo nuovo libro è Maria Serena Patriarca, giornalista e scrittrice giramondo che parte da una chiave di lettura affascinante per invitarci alla scoperta di una regione paradossalmente poco considerata. “Qualche volta la sensazione più bella è semplicemente quella di essere altrove”. E in effetti è proprio così.

Editore Nep Edizioni – Terzo volume della collana “Stil-mente” diretta da Daniela Di Francesco

Con Fuori Roma (edito da Nep Edizioni), Maria Serena Patriarca ci indica la via alla scoperta di borghi che sembrano usciti da un libro di favole, di straordinari paesaggi naturali capaci di rievocare magiche atmosfere medievali, ma anche di siti archeologici ancora avvolti da fitti misteri, che riportano ad arcane dimensioni rituali legate ai culti degli antichi popoli di questa regione, dagli Etruschi ai Falisci.

Luoghi magici in cui si percepisce un grande vigore che consente di riscoprire la propria energia interiore, in un percorso che impone al visitatore il giusto rispetto e l’adeguata consapevolezza.

Il libro, frutto dell’importante lavoro sia di giornalista che di travel vlogger dell’autrice, è suddiviso in tre sezioni: la prima dedicata ai borghi, una successiva ai luoghi della natura ed una terza ai luoghi del mistero. È fruibile anche a livello digitale grazie al qr code (che collega ai video dei viaggi sulla web tv dell’autrice, Viaggi e Volti Discovery/YouTube) e si fregia di una prefazione curata da Chiara Gambino, psicologa, scrittrice e istruttrice di yoga e di una postfazione di Adriana Soares, scrittrice ed artista.

Per conoscere meglio questo progetto letterario, abbiamo intervistato l’autrice.

Buongiorno Maria Serena, è un piacere averla tra le righe di MyWhere. In Fuori Roma guida il lettore alla scoperta degli aspetti più sorprendenti e sconosciuti di una regione spesso poco considerata, il Lazio. Cosa l’ha spinta a intraprendere questo progetto letterario?

E’ stato il frutto “bello” di un periodo difficile (e sotto molti aspetti cupo) come quello della pandemia. Sono sempre stata abituata a viaggiare in Italia e all’estero, per passione e per lavoro. Durante i mesi cosiddetti “gialli”, impossibilitata a muovermi in libertà, ne ho approfittato per conoscere meglio la mia regione, il Lazio, e sono rimasta davvero sorpresa per tutta la ricchezza che offre: dal punto di vista naturalistico, culturale, archeologico, spirituale. Forse senza l’effetto Covid tutte queste meraviglie sarebbero rimaste nascoste, almeno per me; ho ritenuto dunque di buon auspicio -per la pronta “rinascita” che tutti noi ci auguriamo- divulgare il Lazio più segreto attraverso una guida non convenzionale.

Non solo Roma, il Lazio è molto, molto altro. Come possiamo fare per farlo capire a tutti e per valorizzare questa regione come destinazione turistica?

Innanzi tutto possiamo, ognuno con i suoi mezzi, iniziare a conoscere e a divulgare gli aspetti più “nascosti” -ma non per questo meno interessanti- della Regione. Al giorno d’oggi attraverso i social networks la comunicazione viaggia più veloce che mai. Il libro è fruibile a 360 gradi, poiché attraverso appositi QR Code il lettore viene automaticamente “catapultato” nei video corrispondenti agli itinerari descritti, video girati per la mia web tv Viaggi e Volti Travels and People Discovery, diffusa su piattaforma YouTube.

La pandemia nonostante tutti i problemi drammatici che ha generato ci ha fornito un’occasione, vale a dire di rivivere e rivalorizzare lo slow tourism, una modalità di viaggio che ci permette di esplorare ciò che abbiamo a portata di mano e che spesso non valorizziamo adeguatamente. Lei che ne pensa? Quali sono i vantaggi?

Ritengo che viaggiare in tempo di pandemia sia un privilegio: i borghi, per esempio, sono spesso deserti e si possono assaporare con calma e nel silenzio, fotografando scorci di rara bellezza. Molta gente, spaventata dai media e dagli allarmi lanciati ormai a getto continuo, si “rintana” in casa o nelle vie centrali delle città. Ecco perché uscire fuori dalla grande metropoli (in questo caso Roma), e spingersi con curiosità fino a dove ci è consentito, è la cosa più furba per godere di percorsi da veri viaggiatori, più che da comuni turisti.

Fuori Roma è suddiviso in 3 sezioni: la prima dedicata ai borghi, una successiva ai luoghi della natura ed una terza ai luoghi del mistero. Ci racconta quest’ultima nel dettaglio?

I Luoghi del Mistero sono per me un “chiodo fisso”. E sono diventati un’apposita sezione anche sul mio canale YouTube Viaggi e Volti Discovery. Me ne sono occupata ampiamente per molti servizi giornalistici, anche sul Messaggero online. La mia formazione antropologica e yogica (sono anche insegnante di Yoga) mi hanno spinto, naturalmente direi, ad essere attratta da siti archeologici, mistici, esoterici, naturalistici o spirituali dove si può percepire una forte carica energetica: luoghi fuori dai percorsi ordinari, a cui si arriva solo se spinti da una sincera motivazione interiore; è questo che conferisce a questi siti il loro fascino unico.

Fuori Roma

Se non lei, chi altro? Ci dice 5 luoghi nascosti da visitare assolutamente nel Lazio?

Potrei suggerire Corchiano (in Provincia di Viterbo) e le sue abitazioni ipogee, il borgo fantasma di Celleno, la Necropoli di Cavo degli Zucchi, che risale all’antica civiltà falisca, l’Abbazia di Santa Maria del Piano a Orvinio, e Norchia, piccola Petra del Lazio. Ma è solo una minima selezione, i luoghi in questo senso sono davvero tantissimi !

Dal Lazio al resto del mondo, la sua carriera giornalistica è sempre stata caratterizzata dall’amore per i viaggi. In questi anni, ha pubblicato fotoreportage di viaggio da tutti i continenti. Qual è stata l’esperienza che l’ha colpita di più nella sua vita?

Senza dubbio il viaggio in Mali, cuore dell’Africa Nera, a contatto con la misteriosa tribù dei Dogon e con i loro sciamani. Ma un pezzo del mio cuore rimane sempre legato al Ladakh, distretto Himalayano del Kashmir, dove ho fatto un bellissimo giro dei “gompa” (monasteri) buddisti, arrivando fino al passo del Kardong La, lungo la Valle del fiume Indo.

Fuori Roma

Chiudiamo, tornando a Fuori Roma. A chi è rivolto questo bellissimo libro?

A coloro che amano fuggire “via dalla pazza folla”, soli o in compagnia di pochissime persone. A chi adora spingersi fuori dai soliti “sentieri battuti”. A chi percorre i boschi nel silenzio, assaporandone l’energia, senza schiamazzi ma con la volontà di disintossicarsi dalle chiacchiere e dai convenevoli. In poche parole: a tutti gli spiriti liberi.

Paolo Riggio

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